Il 25 febbraio un medico del reparto di cardiologia dell’Umberto I risulta positivo al Covid 19 e secondo le norme adottate per contenere l’epidemia, viene messo in isolamento il personale venuto in contatto con lui e il reparto viene chiuso.
E’ stato l’epidemiologo a decidere chi avrebbe ripreso a lavorare in base ad eventuali contatti che i medici e gli infermieri avrebbero avuto con il medico risultato positivo. Test negativo anche per la dottoressa ricoverata in malattie infettive, che ha una semplice influenza.
E, sempre da oggi, l’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta è stato individuato tra i nuovi centri autorizzati a svolgere l’analisi dei tamponi oltre a Palermo e Catania. L’azienda ha attivato un laboratorio presso il reparto di Patologia clinica. L’Asp nissena ha messo a disposizione il numero 0934 55 99 55 da chiamare se si manifestassero sintomi. Divieto di recarsi al pronto soccorso e i pazienti che devono prenotare esami diagnostici di varia natura o visite ambulatoriali non devono recarsi al Cup ma utilizzare il nuovo numero unico 0934 50 65 06 o la piattaforma online.
Video intervista Direttore Sanitario, dott.Emanuele Cassarà
Video intervista Sindaco Enna, avv.Maurizio Dipietro
Mantenere la calma. E’ questa la parola d’ordine di questi giorni, ai tempi del coronavirus. Seppure con le piccole precauzioni del caso, alcuni imposte dal buon senso, altre legate a norme igieniche che dovrebbero essere quotidiane, non lasciarci guidare dal panico. Ricordiamo sempre che chi è felice difficilmente si ammala, non focalizziamoci su questa emergenza mondiale e coltiviamo il piacere del bello. Questa nostra terra sta pagando e pagherà un prezzo altissimo. Già provati da una crisi economica incombente, se non dovessimo sostenerci l’un l’altro, finiremo per soccombere ad un disegno che, a tratti, sembra un po’ più grande del dato epidemiologico. I virus sono nati per sopravvivere. Era chiaro che prima o poi sarebbe arrivato anche da noi. Un’influenza, con complicanze e di facile propagazione, ma pur di una influenza si tratta. Non perdiamo la testa. Sorridiamo, sbracciamoci e andiamo avanti.
a cura di Pierelisa Rizzo