Coronavirus. Ospedale Enna: dal 7 marzo risolte le criticità in cardiologia, si torna alla normalità

Enna. E’ ufficiale, come comunica nella tradissima serata di ieri il Direttore Sanitario dell’ASP di Enna, dott.Emanuele Cassarà, da stamattina 7 marzo, risolte le criticità e completata la sanificazione il reparto ritorna in modo graduale alla normalità. Già da ieri pomeriggio in servizio i cardiologi, in mattinata il personale infermieristico (una decina) riporterà i 6 ricoverati in reparto. Il dott. Lello Vasco in mattinata ha fatto presente che prevista per mercoledì la piena operatività, sino a quella data saranno garantite le urgenze ed i servizi dei pazienti ricoverati, verranno, altresì, limitate le visite parentali.

Il 25 febbraio un medico del reparto di cardiologia dell’Umberto I risulta positivo al Covid 19 e secondo le norme adottate per contenere l’epidemia, viene messo in isolamento il personale venuto in contatto con lui e il reparto viene chiuso.

E’ stato l’epidemiologo a decidere chi avrebbe ripreso a lavorare in base ad eventuali contatti che i medici e gli infermieri avrebbero avuto con il medico risultato positivo. Test negativo anche per la dottoressa ricoverata in malattie infettive, che ha una semplice influenza.

E, sempre da oggi, l’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta è stato individuato tra i nuovi centri autorizzati a svolgere l’analisi dei tamponi oltre a Palermo e Catania. L’azienda ha attivato un laboratorio presso il reparto di Patologia clinica. L’Asp nissena ha messo a disposizione il numero 0934 55 99 55 da chiamare se si manifestassero sintomi. Divieto di recarsi al pronto soccorso e i pazienti che devono prenotare esami diagnostici di varia natura o visite ambulatoriali non devono recarsi al Cup ma utilizzare il nuovo numero unico 0934 50 65 06 o la piattaforma online.

“I medici di base rimangono il primo contatto con i pazienti”. Così Emanuele Cassarà, direttore sanitario dell’ospedale Umberto I, a proposito dell’emergenza Covid 19. “ Esiste un protocollo codificato – dice il direttore – Il paziente, che crede di avere sintomi, può contattare il medico di famiglia telefonicamente.  Sarà lui, dopo avere effettuato un’anamnesi, seppure telefonica, a contattare eventualmente il 118 per procedere al tampone. L’importante è non recarsi al pronto soccorso”. Una raccomandazione da tenere a mente ma “in ogni caso – aggiunge Cassarà – sia all’ospedale di Enna, che in tutti gli altri ospedali della provincia, sono stati individuati percorsi alternativi per consentire il soccorso ai casi sospetti”.


Video intervista Direttore Sanitario, dott.Emanuele Cassarà


Video intervista Sindaco Enna, avv.Maurizio Dipietro

Mantenere la calma. E’ questa la parola d’ordine di questi giorni, ai tempi del coronavirus. Seppure con le piccole precauzioni del caso, alcuni imposte dal buon senso, altre legate a norme igieniche che dovrebbero essere quotidiane, non lasciarci guidare dal panico. Ricordiamo sempre che chi è felice difficilmente si ammala, non focalizziamoci su questa emergenza mondiale e coltiviamo il piacere del bello. Questa nostra terra sta pagando e pagherà un prezzo altissimo. Già provati da una crisi economica incombente, se non dovessimo sostenerci l’un l’altro, finiremo per soccombere ad un disegno che, a tratti, sembra un po’ più grande del dato epidemiologico. I virus sono nati per sopravvivere. Era chiaro che prima o poi sarebbe arrivato anche da noi. Un’influenza, con complicanze e di facile propagazione, ma pur di una influenza si tratta. Non perdiamo la testa. Sorridiamo, sbracciamoci e andiamo avanti.
a cura di Pierelisa Rizzo