Un Paese in fasce, una Sicilia arancione

E’ arrivato, dopo estenuanti trattative con le regioni, il nuovo Dpcm. Il quarto in un mese. Uno a settimana.

Mascherina munito il Conte Giuseppe ha, in conferenza stampa a Palazzo Chigi, annunciato le nuove misure restrittive. Valide da venerdì 6 novembre fino al 3 dicembre. Le fasce sono state individuate in base all’indice Rt e a 21 parametri tra cui il numero dei ricoveri in ospedale e la percentuale dei tamponi eseguiti su tutti i tamponi effettuati. la Sicilia è arancione perché nonostante la curva pandemica è meno preoccupante di altre regioni, il sistema sanitario è inefficiente e inadeguato. Mancano gli ospedali, gli ospedali Covid, le rianimazioni e la medicina territoriale è impreparata. Musumeci invece di urlare contro Speranza per l’infelice collocazione cromatica avrebbe potuto impegnarsi a rafforzare un sistema sanitario collassato utilizzando al meglio i fondi inviati già da tempo. I partita IVA e i non tutelati siciliani potranno però acquistare un monopattino, con bonus statale, e andare a Palazzo d’Orleans per avere udienza con il Caudillo nostrano.

Gabriella Grasso


Diventerà bellissima promette da anni il Presidente della Regione, ma la Sicilia purtroppo è diventata arancione.



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Ecco i 21 criteri per la classificazione delle zone Numeri assoluti andamento del contagio
1. Casi sintomatici in regione e notificati per mese sul totale dei casi sintomatici notificati al sistema di sorveglianza nello stesso periodo. Cioè il rapporto tra i casi mensili della regione sul totale nazionale.
2. Numero di casi notificati per mese di ricovero presso ospedali,ma non in Terapia Intensiva, in rapporto al totale dei casi nazionali di ricovero non in terapia intensiva.
3. Casi di ricovero in reparto di terapia intensiva sul totale dei casi di ricovero in terapia intensiva a livello nazionale nello stesso periodo.
4. Casi complessivi notificati per mese su totale dei casi notificati a livello nazionale.

Situazioni nelle Residenze Sociosanitarie
5. Numero di checklist somministrate settimanalmente a strutture residenziali sociosanitarie .
6. Numero di strutture residenziali sociosanitarie rispondenti alla checklist settimanalmente con almeno una criticità riscontrata.
Screening e tracciamento
7. Percentuale di tamponi positivi su base mensile.
8. Tempo tra data inizio sintomi e data di diagnosi.
9. Tempo tra data inizio sintomi e data di isolamento.
10. Numero, tipologia di figure professionali e tempo/persona dedicate in ciascun servizio territoriale all’attività di contact-tracìng.
11. Numero, tipologia di figure professionali e tempo/persona dedicate in ciascun servizio territoriale alle attività di prelievo e invio ai laboratori di riferimento e monitoraggio dei contatti stretti e dei casi posti rispettivamente in quarantena e isolamento.
12. Numero di casi confermati di infezione nella regione per cui sia stata effettuata regolare indagine epidemiologica con ricerca dei contatti stretti in rapporto al totale di nuovi casi.
13. Numero di casi riportati alla Protezione civile negli ultimi 14 giorni.
14. Rt calcolato sulla base della sorveglianza integrata ISS.
15. Numero di casi riportati alla sorveglianza sentinella COVID-net per settimana.
16. Numero di casi per data diagnosi e per data inizio sintomi riportati alla sorveglianza integrata COVID-19 per giorno.
17. Numero di nuovi focolai di trasmissione individuati.
18. Numero di nuovi casi di infezione confermata da SARS-CoV-2 per Regione non associati a catene di trasmissione note, quindi possibili cluster non individuati.
19. Numero di accessi al PS con classificazione ICD-9 compatibile con quadri riconducibili a COVID-19.
Tenuta sistema sanitario regionale
20. Tasso di occupazione dei posti letto totali di Terapia Intensiva, già realizzati ed operativi, per pazienti COVID-19.
21. Tasso di occupazione dei posti letto totali, già realizzati ed operativi, di Area Medica per pazienti COVID-19
Si tratta di criteri oggettivi, uguali per tutti. Non si fa il conto dei soli contagi ma di tutti questi parametri messi assieme. La somma dei parametri stabilisce la gravità della situazione regione per regione.
In Sicilia paghiamo soprattutto il fatto che la nostra Sanità ha degli indicatori bassissimi.