Giornata Mondiale del Diabete

Oggi si celebra la Giornata Mondiale del Diabete che, come ogni anno, si tiene il 14 novembre, data di nascita di Frederick Banting, co-scopritore dell’insulina insieme a Charles Best nel 1922.
Secondo i dati pubblicati nel 2017 dalla World Diabetes Federation, nel mondo sono 415 milioni le persone che vivono con il diabete (1 adulto su 11) e questo numero è destinato ad aumentare a 642 milioni nel 2040. I dati riportati nell’annuario statistico ISTAT 2016 in italia indicano che è diabetico il 5,3% della popolazione (5,4% degli uomini e 5,2 % delle donne), pari a oltre 3 milioni di persone.
Questa patologia rappresenta una tra le prime cause di morte a livello nazionale in cui, ancora una volta, sono le aree meridionali e insulari ad avere i livelli di mortalità più elevati.
Esistono diversi tipi di diabete: il tipo 1, o diabete giovanile (8% dei casi), il tipo 2, che costituisce la forma più comune che si presenta in genere in età adulta e rappresenta il 90% di tutti i casi di diabete, e il diabete gestazionale, condizione che si verifica nel 4% circa delle gravidanze.
Mentre il tipo 1 non può essere prevenuto, nel tipo 2 e in quello gestazionale una corretta alimentazione gioca un ruolo fondamentale per evitarne l’insorgenza e le sue complicanze.
Quali sono allora i fattori che entrano in gioco e influiscono allo sviluppo di un diabete di tipo 2?
Primi fra tutti l’obesità e un’iperalimentazione di cibi industriali. Il diabete non insulino-dipendente è una delle conseguenze più importanti dell’obesità nei paesi più industrializzati. E’ stato anche definito “peste del terzo millennio”, tanto che il dato allarmante negli ultimi anni risulta essere il numero di casi crescenti in età adolescenziale, fatto correlabile all’aumento, appunto, dei casi di obesità infantile.
Risulta allora chiaro che agendo su questi due fattori già in età infantile è possibile sia prevenirlo che curarlo.
La triste realtà è che oggi abbiamo una scarsa consapevolezza di quello che mangiamo e non siamo nemmeno in grado di scegliere il cibo da mettere a tavola.
Mi rivolgo in particolar modo ai genitori: cercate di fare più attenzione quando andate a fare la spesa. Leggete bene le etichette e gli ingredienti dei vari prodotti. Prediligete frutta e verdura di stagione, possibilmente a Km 0, e dedicate un po’ più del vostro tempo alla cucina. D’altronde si tratta di salute!

Dott.ssa Rosalia Lisacchi

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