Calascibetta: Mario Colina nuovo assessore comunale

Il Sindaco di Calascibetta, Piero Capizzi, giorno 18, ha nominato Mario Colina nuovo assessore comunale, assegnandogli la delega alle politiche sociali, pubblica istruzione, politiche giovanili e familiari.

La sua nomina è stata caldeggiata dalla segreteria comunale del Partito Democratico e dai componenti del movimento civico Riparti Calascibetta-Gi.Xi, che intendono valorizzarne, anche per il futuro, le sue doti umane, l’innata socialità, la sua tenacia e determinazione. Mario Colina, infatti, uomo conosciuto e apprezzato dall’intera comunità Xibetana, che sarà sicuramente all’altezza del compito assegnatogli e che fattivamente si metterà al servizio della cittadinanza.
Superfluo sottolineare che l’impulso politico-amministrativo che il neo assessore potrà imprimere, seppur limitato a motivo dell’ormai prossima scadenza della consiliatura attuale, tuttavia va letto in prospettiva del quinquennio 2021-2026, al quale la coalizione di governo intende proiettarsi consolidando il sodalizio che in questi anni ha cercato di assicurare il buon governo della città. Da sempre appartenente all’area di centro-sinistra, Colina va a ricoprire il ruolo di assessore quale espressione del Partito Democratico, così completando l’esecutivo comunale, già composto da Maria Rita Speciale (PD), da Salvatore Cucci (Riparti Calascibetta), e da Francesco Dibilio (Gi.Xi). La segreteria del Partito Democratico, formula a Mario Colina l’augurio di un sereno e proficuo lavoro, nell’ottica di una continuità amministrativa che si spera possa essere perseguita anche nel prossimo futuro.

Da Daniele La Paglia, vice segretario del PD di Calascibetta, è pervenuta la seguente nota stampa:

“Alcuni mesi fa, ho intrapreso il mio percorso politico alla guida del PD xibetano e come componente della direzione provinciale, e, non nascondo, che l’esperienza vissuta fin qui, sebbene ancora minima, mi ha portato a delle riflessioni di carattere squisitamente personale. I nostri cittadini, così come i nostri simpatizzanti, meritano di essere ascoltati. Il nostro compito non deve relegarsi alla sola macchina amministrativa, ma il partito democratico deve ritornare ad essere quel partito, con valori cristiani e di centro sinistra, che lo avvicinano nuovamente al cittadino, alle piazze, ai problemi reali che oggi viviamo. Vorrei che si ricominciasse a parlare di tematiche e non di persone e/o personalismi. Partendo dalla cd questione giovanile, migliorando le condizioni di vita e di investimento territoriale attraverso agevolazioni mirate e partnership tra privato e pubblico, principiando dal processo di digitalizzazione del nostro paese. Negli ultimi anni Calascibetta, e molte altre realtà simili della nostra provincia, hanno assistito ad un vero e proprio esodo, soprattutto da parte dei cittadini più giovani. Giorno dopo giorno, anno dopo anno, le nostre valigie in partenza si sono moltiplicate lasciando nel nostro territorio un grande vuoto. Molte volte abbiamo assistito anche ad una politica miope che è stata incapace di bloccare questo esodo ed incapace di valorizzare i pochi giovani rimasti e le loro idee. L’impressione è quella di una forte ostilità generazionale. L’odierna classe dirigente, o chi si candida ad esserlo, infatti, anziché favorire e dare spunto alla propulsione vitale giovanile, non fa altro che mettersi in competizione con essa, finendo col sottrarsi all’unico dovere morale che incombe sui senex: la saggezza. Oggi abbiamo l’onere di progettare e di prendere alcuni esempi di comuni dell’ennese, come quello di Troina, tra i finalisti del premio nazionale “Comuni virtuosi 2020″. Con una progettazione seria e duratura, bisogna dare la possibilità, sulla scorta delle esperienze virtuose, ai giovani rimasti, di poter investire nel proprio territorio, anche attraverso associazioni e società controllate dal comune. Abbiamo anche l’onere di abbandonare i vecchi dogmi che hanno da sempre accompagnato la nostra storia politica alla continua ricerca di persone che siano più contenitori di voti, utili a vincere le elezioni, piuttosto che giovani brillanti, meritevoli, con competenze ed anni di studio alle spalle e soprattutto disinteressati ai continui veleni che accompagnano da anni Calascibetta. Sperando che questi possano realmente interessarsi, essendo finalmente protagonisti e non semplici comparse. Tutto ciò è possibile attraverso il dialogo con tutte le forze politiche, tutti i movimenti territoriali e tutte le associazioni al fine di mettere in pratica lo scopo primario e fondamentale, cioè quello di migliorare Calascibetta. La necessità è donare un futuro più appagante ai giovani che dopo il diploma si trovano costretti a mettere i loro sogni in una valigia, in assenza di valide alternative. Io stesso, nel lontano 2010, a soli 19 anni, mi sono trovato costretto ad abbandonare i miei luoghi del cuore per cercare una formazione altamente qualificata. Dunque non curante di futuri scoraggiamenti sarà mio compito perseguire un vero progetto politico e dialogare con chiunque voglia percorrere questa strada e far sì che quelle famose valigie diventino una scelta e non una necessità, che il nostro territorio sia sempre più amato e valorizzato e fare in modo che la nostra idea possa valere più di qualsiasi altro miope che non crede all’innovazione, al turismo, ai servizi, alla digitalizzazione, al dialogo ed al miglioramento delle condizioni dei giovani (ma anche di tutti i cittadini xibetani), vero motore pulsante dell’economia circolare della comunità xibetana, ennese e provinciale. Noi non vogliamo che Calascibetta, nei prossimi decenni diventi un dormitorio. Partiamo dai giovani”.