ATI Enna. L’acqua “avvelenata”

Vi è mai capitato, quando eravate ragazzi andando per le vie della città, sentirvi gridare: “ ATI iii? Cui iu? Sì, propriu tu, ven ven cà ch te dir na cosa!”…quasi fieri  e curiosi, ci si avvicinava e si chiedeva: “chi è, chi me dir?….Chi hai centu liri?”…To be continued

“ATI”, oggi, “Assemblea Territoriale Idrica”, altro che cento lire. L’assemblea, funge ed è organizzata come tutte le assemblee, questa, in modo particolare è costituita da Sindaci, ma non funge tanto. L’ATI, della provincia di Enna, ha  affrontato, o sarebbe meglio scrivere “ha cercato di fare fronte”, ad un tema caldo, tanto caldo che ha tentato di spegnere con “l’acqua”, ma è riuscita a fare acqua da tutte le parti ed a portare acqua al mulino di chi la fa pagare, cara. A tal proposito, fresco è il comunicato del presidente dell’ATI, il sindaco di Enna (n.d.r: che  questa testata giornalistica non pubblica –e non si è i soli- in quanto il primo cittadino ennese avalla persistenti scorrettezze deontologiche del proprio addetto stampa, addirittura sindacalista), che dichiara:” Alla luce della santa alleanza che va dal Pd di Venezia e Bivona a Diventerà Bellissima di Cammarata e a Fratelli d’Italia di Barbera, credo che ci sia ormai un orientamento maggioritario dell’assemblea che, nascondendosi ormai da mesi dietro a questioni giuridiche, abbia in realtà l’intento di non approvare la proposta per la quale pure la stessa maggioranza aveva dato un preciso indirizzo politico ad Anea….”

Ma quali sarebbero le questioni giuridiche? E se è stata la stessa maggioranza dell’assemblea a dare un preciso indirizzo politico ad Anea non era forse quello della riduzione delle tariffe? Con la maggioranza si approva. Oppure l’atto non ha trovato l’indirizzo e si è perso?

Alcuni cittadini, ennesi, sosterrebbero addirittura che il loro sindaco ci stia marciando e che tutto ciò sia un misto, fra fumo negli occhi e acqua per lavarli. Insomma, non si può credere che lo stesso non conosca il contenuto dello statuto e le regole delle convocazioni, alla fine dei conti è lo stesso “modus operandi” di un Consiglio comunale. Ahhh, direte voi, quindi se è paragonabile ai lavori di un civico consesso sarebbe possibile che siano sorti accordi politici!!! ??? Tutto è possibile. Ma se Enna piange Piazza Armerina non ride, cioè se Dipietro piange Cammarata non ride. Ed infatti il sindaco di Piazza Armerina così replica:” Per storia personale ed esperienza amministrativa ho sempre dimostrato trasparenza e fermezza nelle scelte. Per questo non accetto lezioni da nessuno, tanto meno da chi solo al suo secondo mandato, dopo sei anni di sindacatura, si è accorto che esiste il problema del caro acqua in questa provincia.”… Parrì, iu scr’viu sa chi m d’cisti, va ben? Va legg’t’lu. Tu sei il mio unico maestro. Potrebbe anche avere ragione!!!

Nel frattempo, i cittadini della provincia di Enna, fanno i conti con l’euro e a pugni con le loro tasche e comprendendo che, forti sono gli interessi attorno il mulinello d’acqua, che “ca nisciun è fess” e che il resto dei sindaci segue il corso d’acqua in fila indiana con la conosciuta caratteristica degli “indiani”, non gli resta “che piangere”.

Ma quando si canta in coro, c’è sempre qualcuno che “esce fuori dal coro”, e quando a stonare è un sindaco donna, sindaca, la stonatura fa eco.

“L’on Avv. Maria Gaetana Greco, Sindaco di Agira ha consegnato al legale dell’Ente la documentazione utile e conducente per il ricorso al TAR avente ad oggetto la rescissione del contratto con Acqua Enna promosso dal comune di Agira insieme al comune di Troina contro la società Acqua Enna e Ato Idrico, in vista della decisione del ricorso del prossimo mese di Maggio. In questo modo prosegue la battaglia del comune di Agira contro il caro acqua. Al via quindi un altro importante step per far tornare al comune la gestione dell`Acqua! “Chi combatte rischia di perdere, ma chi non combatte ha già perso”.

Questa, una posizione netta. Ma avete letto bene? “Assieme al sindaco di Troina”. Ma il sindaco di Troina non è ancora Venezia? A dire dal sindaco di Enna, Venezia farebbe parte della “santa alleanza, Pd, DB, FdI”, triplice alleanza con quattro  sindaci. Ecco, non risultano i conti, quelli dei cittadini di certo, quelli dei politici sono perfetti, puntuali e salutari come la “cacatio matutina”.

Anna Zagara