Il progetto, curato dalla pedagogista ed educatore professionale, dott.ssa Grazia Amico, nasce dall’idea di osservare più da vicino gli effetti derivanti dall’emergenza sanitaria, dovuta alla diffusione da Coronavirus, sulla didattica a distanza (DAD); effetti che potrebbero essere causa di cambiamenti comportamentali e di apprendimento.
Il progetto ha visto coinvolti due diversi Istituti Scolastici del territorio di Agira e Leonforte, rispettivamente l’Istituto “G. Giusti Sinopoli” e l’Istituto “N. Vaccalluzzo” diretti dalla professoressa Concetta Ciurca.
Il campione preso in esame è stato costituito da 28 classi dalla seconda alla quinta elementare. Lo strumento di misura è stato rappresentato da un questionario anonimo somministrato agli insegnanti volto ad evidenziare, oltre agli effetti della didattica a distanza sull’apprendimento, eventuali ripercussioni emotivo-relazionale nell’età pediatrica; ciò per promuovere eventuali interventi volti ad evitare l’insorgere di comportamenti disadattivi all’ interno della classe. Dall’analisi dei questionari si è rilevata una riduzione dell’apprendimento, seppur non omogeneo tra tutte le classi, da porre in relazione alla mancanza di fiducia in se stessi e alla ridotta socializzazione. Relazioni significative emergono in alcune classi tra gli alunni che “praticano sport” che non hanno risentito disagi soprattutto dovuti alla mancanza del “gruppo”, mostrando maggiore resilienza.
Visti i risultati positivi del progetto, il responsabile di Medicina Scolastica, Dott. Rosario Colianni, ha dichiarato: “Grazie a questa indagine è stata possibile la strutturazione di una ulteriore progettualità volta a mitigare gli effetti prodotti da questa emergenza sanitaria, al fine di migliorare la qualità di vita di una delle fasce d’età più debole, da attuare nelle scuole oggetto d’indagine e da estendere anche ad altre scuole di altri distretti”.