Che imprese!
La vera notizia non è solo che 15 anni fa il Palermo, il Catania e il Messina giocavano insieme in Serie A, ma anche che erano in grado di giocarsela contro club prestigiosi come Inter e Juventus. Come dimenticare, ad esempio, Palermo-Inter 3 a 2 stagione 2005-2006 oppure Juventus-Catania 1-2 stagione 2009-2010! Impossibile dimenticare queste imprese sportive siciliane e soprattutto l’esultanza dei tanti tifosi presenti allo stadio in quegli anni. Altri tempi si dirà, tempi in cui il calcio veniva vissuto con ancor maggiore interesse rispetto a oggi. Allora superare formazioni così scudettate era un evento che meritava di essere celebrato in ogni modo possibile, dentro e fuori dallo stadio; adesso il massimo dei festeggiamenti per il Catania sarebbe riuscire a uscire dalle sabbie mobili del Girone C di Serie C, mentre quello di Palermo e Messina sarebbe provare a puntare alle zone nobili sempre del Girone C di Serie C.
Calciatori di grande qualità
Palermo, Catania e Messina non sono e non saranno mai 3 club qualsiasi. Motivo? Nelle loro fila hanno giocato calciatori di grande qualità che hanno fatto onore allo sport di squadra più bello al mondo. Per i rosanero impossibile non menzionare fuoriclasse come Dybala e Iličić, maestri nel dribbling nello stretto, per i rossoblù Mascara e Maxi López, due che con la palla tra i piedi ci sapevano fare, e per i giallorossi Di Napoli e Floccari, specialisti sulle palle inattive e non solo. Il contributo di questi professionisti è stato determinante per scrivere pagine importanti della storia del calcio delle 3 formazioni siciliane, che avrebbero una gran voglia di tornare a rivedere il “paradiso di A”, soprattutto ora che si trovano all’”inferno di C”.
Palermo, Catania e Messina potranno mai un giorno tornare a giocare contro squadroni del calibro di Juventus, Inter o Milan? Forse, ma tra qualche anno. Secondo noi per raggiungere un obiettivo talmente poco alla portata, considerando soprattutto i ridottissimi budget delle siciliane, è necessaria una pianificazione minuziosa di almeno un quinquennio e un po’ di quella sana fortuna che non guasta mai. Questi due elementi sono imprescindibili per provare a intraprendere una scalata che oggi è sicuramente proibitiva. E dire che solo 15 anni fa rosanero, rossoblù e giallorossi giocavano tutti insieme in Serie A.