Il gruppo consiliare di minoranza “Troina in movimento” chiede, alla luce di quanto previsto dalla Componente 4- Tutela del territorio e della risorsa idrica della Missione 2 Rivoluzione verde e transizione ecologica Pnrr, al sindaco Fabio Venezia e alla sua giunta di fare cinque cose. “Individuare le sorgenti d’acqua da destinare al consumo umano con le relative zone di protezione, di tutela e di rispetto assoluto”, è la prima cosa che chiede. La seconda cosa, consequenziale alla prima, è “la realizzazione di nuove strutture di derivazione, stoccaggio e fornitura di acqua destinata al consumo umani per i cittadini troinesi, in coerenza con il Pnrr”. Ma tutto questo da solo non basta. Ce ne vuole una terza che consiste “nella realizzazione di una rete di distribuzione efficiente” tecnologicamente avanzata con sistemi di monitoraggio e misurazione di portata, pressione e qualità dell’acqua. Le altre due cose richieste, strettamente connesse alle prime tre, ma un po’ meno al Pnrr, riguardano la gestione. Per la gestione, il gruppo Troina in movimento chiede all’amministrazione comunale “di avviare l’iter burocratico per la gestione delle risorse idriche in autonomia e senza l’ausilio di un ente gestore esterno”. Il costo già elevato del servizio idrico attualmente gestito da AcquaEnna, ulteriormente appesantito dalle cosiddette “partite pregresse”, è uno dei motivi per cui non si vuole un gestore esterno. L’ultima cosa, ma non minore, che il gruppo Troina in movimento chiede a sindaco e assessori è l’avvio “dell’iter autorizzativo per la captazione e la gestione comunale delle acque da destinare al consumo umano”. Sempre nell’ambito del Pnrr, il gruppo consiliare di minoranza chiede all’amministrazione comunale di “valutare la possibilità di realizzare un impianto di imbottigliamento sostenibile dell’acqua minerale, che sgorga da lacune nostre sorgenti, prevedendo l’utilizzo di bottiglie in bioplastica vegetale”.
Silvano Privitera