Valguarnera: chiusa ancora una volta la Guardia Medica. Stavolta si è superato ogni limite dal 26 al 29 novembre

Valguarnera. E’ diventata ormai una routine, una commedia dell’arte, dell’assurdo. La Guardia Medica continua a rimanere chiusa, in particolare nei giorni festivi e tutto ciò nonostante le rassicurazioni espresse l’altra sera in consiglio comunale dal responsabile Asp Francesco La Tona. Un altro cartello affisso davanti all’ingresso specifica che il servizio viene sospeso non per un giorno o due ma addirittura per quattro giorni dal 26 al 29 novembre. Una assurdità, un fatto gravissimo che priva la comunità per tanto tempo di un servizio essenziale. E non è la prima volta, stiamo qui a raccontare dell’ennesima interruzione che si protrae periodicamente dall’estate scorsa senza che si siano trovate le giuste e adeguate soluzioni. Dio voglia che qualcuno non ci lasci le penne per mancanza di pronto intervento, perché a questo punto il rischio è veramente grosso. In molti pensano che questo è l’ennesimo schiaffo alla comunità locale, non si capiscono i motivi per i quali quando c’è da sospendere il servizio si parte sempre da Valguarnera. Ed una domanda sorge spontanea: come si pensa a realizzare a Valguarnera una “Casa della Salute” all’avanguardia quando persino mancano i servizi essenziali? Il dirigente La Tona l’altra sera in un consiglio comunale straordinario ha spiegato che in provincia c’è una cronica carenza di medici e che non sempre si riesce a sopperire a tale handicap e che per tale ragione si sta tentando di sottoscrivere un accordo con i medici di base. Ma mentre a Roma si discute Sagunto nel frattempo viene espugnata. La gente ignara si reca presso il presidio e si trova davanti un cartello che li rimanda al più vicino ospedale. La cosa strana, secondo quello che ci viene riferito, è che della sospensione non viene avvertita nemmeno la massima autorità locale che è il sindaco. Si mette lì sul portone un cartello e basta, come dire vieni un altro giorno. Ma non è e non deve essere così. Perché ripetiamo, con la vita delle persone non si scherza. Occorre subito che si trovino immediatamente delle soluzioni. La politica almeno su questo sembra remare nella giusta direzione. La sindaca Draià che durante i lavori consiliari sull’argomento, aveva affermato che in caso di mancata risoluzione del problema sarebbe stata pronta ad andare a protestare con la fascia tricolore davanti l’assessorato regionale, in un post ha così commentato: “La politica oltre che sollecitare, mettersi a disposizione e diffidare chi di competenza, non può far nulla. In settimana sarò a Palermo ma non so se riuscirò ad ottenete risposte diverse da quelle già avute. Ripeto, il problema è la mancanza di medici, ma a qualcuno fa comodo dare la colpa di tutto al sindaco, dimenticando che abbiamo rappresentanti in Parlamento che potrebbero proporre modifiche legislative per porre fine a questo problema che non riguarda solo Valguarnera ma tantissimi altri Comuni della Provincia e della Regione.” Angelo Bruno consigliere di opposizione PD: “Ho sempre pensato che su certi temi non esiste maggioranza e opposizione, esiste solo la comunità che rappresentiamo. Sono pronto a dialogare pure col sindaco e con tutta la maggioranza se questo può servire a trovare una soluzione. Ma solo ed esclusivamente alla condizione di portare avanti un’azione forte per difendere questa città”. Anche la nuova DC che ha come rappresentante in Aula Filippa Greco attraverso una nota ha affermato: “Valguarnera a nostro avviso, ha un trattamento di serie B rispetto ad altri Comuni della stessa provincia dove il servizio è garantito. I cittadini, del “bla,bla,bla” sia da parte dei vertici dell’ASP che dall’amministrazione sono stanchi e convinti che la tutela sanitaria, soprattutto se si parla di servizio di continuità debba essere garantito anche a Valguarnera. Inoltre, constatiamo il fatto che la passerella che l’ASP è venuta a fare durante l’assemblea di qualche giorno fa in aula consiliare è servita come una cura palliativa di breve durata ad un problema che a questo punto è diventato costante e di scarsa risoluzione. Aspettiamo con fervida ansia la discesa in campo della nostra Sindaca con la fascia, promessa da lei stessa e dal Presidente Scozzarella che nella stessa seduta di consiglio ha esortato tutti a non mollare e a programmare una missione a Palermo per perorare la causa”.
Rino Caltagirone