In ricordo di Alessio Campione di Troina

Alessio Campione si è spento a Palermo all’età di 71 anni. Era nato a Troina dove ritornava spesso per rivedere parenti ed amici. Al luglio di quest’anno era venuto a Troina per presentare il libro di Franco Garufi da titolo “La sinistra italiana e il dilemma dei porcospini. L’arte della frammentazione a cent’anni da Livorno”. Un tema che ha attraversato anche l’intensa esperienza politica di Campione fin da quando, giovanissimo, nel 1969, studente dell’Istituto tecnico industriale statale Stanislao Cannizzaro di Catania aderisce a “Servire il popolo”, una delle tante formazioni della sinistra extraparlamentare che affollavano l’area alla sinistra del Pci. Era al 5° anno del corso di chimica industriale, che abbandono per dedicarsi alla militanza politica. Animato da una forte passione politica e dotato di notevole acume politico, divenne subito segretario regionale e dirigente di rilievo nazionale di “Servire il popolo”, che nel 1972 si costituì in partito. A metà degli anni ’70, esauritasi l’esperienza della sinistra extraparlamentare, i militanti di queste formazioni si trovarono di fronte a un bivio: entrare in clandestinità e intraprendere la lotta armata o entrare in uno dei due partiti della sinistra democratica, Psi e Pci. Campione scelse di entrare nel Psi dove ricoprì incarichi nella segreteria regionale siciliana e strinse rapporti di amicizia con dirigenti nazionali e intellettuali del Psi del calibro di Claudio Martelli e Giorgio Ruffolo. Dopo la dissoluzione del Psi attorno alla metà degli anni ’90, Campione attraversò un lungo periodo di riflessione, avvicinandosi al socialismo liberale di Nello Rosselli che lo condusse ad aderire negli ultimi anni al movimento europeista “Più Europa” di Benedetto Dalla Vedova e Emma Bonino, diventandone un dirigente molto ascoltato.
Silvano Privitera