Tanto tuonò che piovve, anche a Enna è arrivata la scure della giustizia amministrativa a ripristinare le regole del gioco tra i poteri del policentrismo statale. Il Tribunale amministrativo regionale di Catania, con proprio decreto camerale, ha sospeso l’ordinanza sindacale n. 1/2022 con la quale il Sindaco di Enna aveva disposto la deroga alla didattica in presenza fino al 19 gennaio. A fare ricorso non è stato il Ministero come accaduto per la città di Siracusa, né le associazioni dei genitori, come accaduto per Palermo, Agrigento e Messina, ma l’Università Kore di Enna, diffidata dal Comune di Enna ad ottemperare alla citata ordinanza sindacale. E’ triste dover attendere l’intervento della giustizia per vedere applicata correttamente la normativa statale, l’unica che in materia emergenziale può disporre restrizioni e limiti in ambito scolastico. Ma il rammarico maggiore deriva dal fatto che da una settimana, e precisamente da quando abbiamo pubblicato l’articolo “Non basta la zona arancione per andare in DAD”, cerchiamo di indurre i Sindaci, compreso quello di Enna, a revocare in autotutela tali atti perché in palese violazione della legge.
Giustificazione del Sindaco di Enna:
“Credo sia opportuno evidenziare che abbiamo adottato l’ordinanza facendo riferimento all’ordinanza del presidente della Regione il quale autorizzava i sindaci in zone rosse e arancioni a emettere ordinanze ove vi fossero particolari ragioni di pericolo. Val la pena di ricordare, infatti, che Enna è stata ed è tutt’ora oggetto di contagi in una misura particolarmente elevata, tanto che l’Asp aveva addirittura richiesto la proclamazione della zona rossa. Abbiamo, poi, chiesto alla stessa Asp il parere di competenza, al fine di sospendere le lezioni in presenza e abbiamo ricevuto parere favorevole. Quindi non solo riteniamo di aver rispettato tutti i presupposti di legge, ma resto convinto che il bene primario da tutelare sopra ogni altro rimanga quello della salute. Ciò non toglie che rispetteremo il decreto cautelare del giudice amministrativo”.