Caltanissetta ed Enna ai ferri corti sul Policlinico Universitario

Caltanissetta ed Enna ai ferri corti sul Policlinico Universitario
di Massimo Greco

L’assenza di dialogo tra Enna e Caltanissetta non può che incentivare un’atavica “guerra tra i poveri”, se solo si considera che i due territori sono affetti dalla medesima desertificazione economica e sociale. Dopo la recente polemica sulla programmata istituzione del servizio ospedaliero di emodinamica presso l’Ospedale Umberto I° di Enna è la volta del Policlinico Universitario, la cui realizzazione consegue all’attivato corso di laurea magistrale a ciclo unico in medicina e chirurgia, regolarmente accreditato all’Università Kore di Enna con decreto del Ministro dell’Università e della Ricerca. Alcuni deputati dell’ARS hanno infatti chiesto all’Assessore regionale alla sanità Razza di conoscere “…i criteri che hanno fatto sì che venisse scelta Enna e non Caltanissetta come sede del Policlinico…”. Ne parliamo ormai da almeno due lustri e lo abbiamo fatto anche in sede di contributo scientifico, ma alla luce di ciò che accade periodicamente non possiamo che rassegnarci al cospetto di tanta incapacità di chi, per mandato elettivo o per funzione istituzionale o, ancora, per vocazione statutaria, avrebbe dovuto promuovere quel dialogo necessario fra i due territori interni e centrali della Sicilia. Abbiamo anche proposto lo strumento (realmente libero e volontario) del consorzio di area vasta a guida bicefala Enna/Caltanissetta per colmare il vuoto istituzionale lasciato dalla geniale soppressione delle province, ma nessuna policy making si è avuta in questa direzione. Al contrario, si continua a registrare una tendenza al “non dialogo”, un particolare atteggiamento in cui si miscelano irresponsabilità, deficit organizzativo, miopia politica e assenza di vision. E però, fra i due territori quello ennese sta sperimentando forme di masochismo istituzionale certamente più avanzate e innovative. Quello che una volta era considerato il Comune capoluogo di provincia, non solo ha da tempo abdicato a tale ruolo, ma ha avuto la rara capacità di uscire da quel sistema universitario (che pure aveva contribuito a generare nella fase fondativa) che oggi riesce autonomamente a giocarsi la partita da big player ottenendo finanche il Policlinico Universitario.

nota informativa:

“I primi passi verso l’istituzione del Policlinico di Enna sono stati mossi dalla Regione in maniera del tutto carbonara, bypassando di fatto l’Ars. Questo è intollerabile, non possiamo accettare che una così importante discussione aggiri il Parlamento regionale attraverso delibere di giunta o protocolli di intesa senza un preliminare dibattito in commissione Sanità e con la concertazione dei territori”. Lo affermano i deputati regionali del M5S all’Ars, componenti della commissione Sanità, Francesco Cappello, Antonio De Luca, Salvatore Siragusa e Giorgio Pasqua. “Chiediamo – dicono i deputati – che venga audito in Commissione l’assessore Razza per fare chiarezza sul protocollo di intesa stilato tra l’Università di Enna e la Regione, ai fini, pare, dell’istituzione del quarto Policlinico dell’isola. Vorremmo capire quali siano stati i criteri che hanno fatto sì che venisse scelta Enna e non Caltanissetta come sede del Policlinico e a che punto è l’iter di istituzione”. “Chiediamo inoltre – concludono – quale sarà la sorte delle Asp di Enna e di Caltanissetta e che si apra un tavolo di discussione che coinvolga i sindaci delle due province, l’assessore alla Sanità e i deputati regionali per discutere di questi temi”.

C’è grande fermento nel mondo giovanile e universitario per la notizia di un protocollo d’intesa tra Regione Sicilia e Università Kore di Enna per l’istituzione di un Policlinico in città.

I primi commenti di entusiasmo arrivano proprio dagli studenti. La Senatrice Accademica Sara La Paglia e il membro del CDA della Kore Primo Impellizzeri dichiarano “É un passo importante per lo sviluppo della nostra Università. Ancora una volta la Governance della Kore ha dimostrato di essere attenta alle esigenze di noi studenti e siamo certi che tutti gli attori lavoreranno proficuamente per raggiungere questo ambizioso traguardo.
Commenti positivi anche da parte di Jacopo Matraxia e Giuseppe Fichera, responsabili dell’associazione universitaria Koinè rispettivamente per le facoltà di Medicina della Kore e della Dunarea: “La possibilità di poter effettuare i tirocini e di poter vivere a pieno la nostra esperienza formativa ad Enna è un sogno che oggi comincia a diventare realtà. Dobbiamo tanto a questo territorio e per noi studenti sarebbe un vero onore poter effettuare tutto il nostro percorso di studi in toto qui piuttosto che in altre città siciliane. Anche per chi di noi viene da fuori, Enna è ormai una seconda casa e non vediamo l’ora di poter operare qui”.
Conclude il coro delle voci dei giovani il ventenne Consigliere Comunale Marco Greco: “Il Policlinico ad Enna rappresenta non solo una grande opportunità formativa per le Università del territorio ma anche un’importante occasione per potenziare l’offerta sanitaria ad Enna, una delle sole quattro città italiana ad avere ben due facoltà di medicina. Adesso che Regione e Università hanno fatto il primo passo tocca alla politica locale farsi garante di questo percorso, anche offrendo maggiori servizi agli studenti universitari. Enna città universitaria non può essere solo uno slogan ma deve diventare il faro dell’agenda politica di una città altrimenti destinata allo spopolamento”.