Piazza Armerina. L’attenzione selettiva delle istituzioni – Prefettura chiede rettifica

Il comune di Piazza Armerina, cambia segretari generali come se fossero mutande. Dall’insediamento dell’amministrazione Cammarata, i segretari generali che si sono susseguiti sarebbero, sarebbero perché potrei dimenticarne qualcuno, ben 8. A quanto pare, è prassi che vengano nominati dalla prefettura. Ora, a memoria storica, solo uno fu invitato ad andare via… a quanto pare sarebbe entrato in conflitto con l’ex ragioniere capo. Comunque, fra un rimborso spesa, non dovuto?, e l’altro, fatto passare come dovuto, tutto apposto “e salutamu e sunaturi”. Certo è che in molti si chiedono: “ma la Prefettura di Enna, non si è mai posta la domanda del come mai questi professionisti dopo qualche mese, se non settimane, vadano via? Sarebbe un problema di integrazione? Di clima? Di ambientazione? Di amministrazione? Perché qualcosa ci dovrà pur essere. Io, Prefettura, mi sarei già posta una domanda e mi sarei data una risposta. Altra istituzione attenta, tanto quanto la Prefettura, è l’Assessorato Regionale agli Enti Locali. Ohhh, veru è, mica picciu piucciu, macciu macciu!!! Infatti, dopo aver ricevuto segnalazione da parte del Ministero dell’Interno che, al comune di Piazza Armerina erano stati richiesti chiarimenti integrativi in relazione all’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato, senza avere nessun riscontro, chiede, l’Assessorato regionale, a sua volta, con nota del 18 febbraio scorso, che tale risposta integrativa fosse inviata dall’ente, cioè dal comune, agli uffici competenti, cioè all’assessorato di “Palliemo”. Se così non fosse stato, ed entro il termine perentorio di quindici giorni, l’assessorato regionale avrebbe predisposto attività di vigilanza e controllo… tradotto sarebbe, Consiglio comunale sostituito da un commissario. Ad oggi cos’è accaduto? Nulla. Forse perché sarebbero stati inviati i documenti richiesti? Pare probabile ma non impossibile. Oppure viceversa!!! A volerci ben riflettere, ci sarebbe da credere a quanto, con molta “vanesia”, dichiara il sindaco in camera caritatis, di avere santi al vertice, uno regionale, uno di latte e qualche altro di tribuno, almeno così dicono voci di corridoio. Insomma, qualcosa c’è ma non si vede, che sia magia nera? L’unica cosa che è agli occhi di tutti, oltre al fumo venduto dall’amministrazione, è una inaugurazione di una villa comunale esistente, abbandonata all’inesistente; affidi diretti senza rosa dei venti, tira sempr u stissu ventu; un progetto di una piazza che ormai non è più, modificato sia a livello progettuale, quanto a livello economico. A livello progettuale, quanto realizzato sarebbe difforme dal progetto autorizzato, non è da sapere se questa variante in corso d’opera sia munita di ulteriore autorizzazione della soprintendenza, a quanto pare ci sarebbe, ma solo verbalmente. A livello economico, perché da contratto, la ditta avrebbe dovuto collocare pietra della zona, invece sarebbe stata collocata pietra proveniente da Mistretta, costa meno, si dovrebbero rifare i conti? E che dire della rifilatura della pietra già esistente per fare in modo di arrivare alla quota di strada come da progetto? Si potrebbe mai pensare, anche in questo caso, che soprintendenza e RUP, non sappiano? Non si siano accorti? Anche questa istituzione sarebbe veramente così attenta nei riguardi del comune di Piazza Armerina!!! E per ultima, ma non perché sia ultima d’importanza, non possiamo non rendere grazia e gloria alla Corte dei Conti. Ahhh la Corte dei Conti, quanta attenzione sta mostrando, la stessa di un uomo attirato dal vedi e non vedi dell’intimo di una donna.
Malu tempu currunt, ma per ora currunt bonu, anzi bonus…
Anna Zagara

Richiesta rettifica Prefettura di Enna, nel pomeriggio del 28 marzo 2022
La prefettura di Enna, per mezzo del capo di Gabinetto, ha richiesto “smentita “ di un periodo epistolare dell’articolo sopra pubblicato. “L’attenzione selettiva delle istituzioni”, in merito alla “prassi sulla nomina dei Segretari Generali dei comuni”. Per inciso, anche Socrate sosteneva di “non sapere” e se tutti quanti studiando Socrate ne accettano l’ignoranza, non comprendo quale sia il problema nel volere accettare quella mia. Una cosa l’ho capita, ho capito perché Socrate ha scelto di non scrivere mai nulla, non essere denunciato per diffamazione mezzo stampa. Sono stata contattata dal Capo di Gabinetto della Prefettura di Enna, la dott.ssa Silvia Caponetto, la quale con molto garbo mi redarguiva sull’aver scritto una ca…, una cosa errata. In sintesi: “guardi, prima di scrivere dovrebbe informarsi meglio, non è la Prefettura ad occuparsi della nomina dei Segretari Generali dei comuni, smentisca quanto da lei scritto”. Magari avrebbe voluto aggiungere anche “grandissima stronza”… Non smentisco perché non c’è da smentire, solo da rettificare, chiarendo, e correggere il refuso di “Prefettura di Enna con Prefettura di Palermo”. La prefettura di Palermo, nomina i segretari comunali su posti vacanti, dopo circa un mese dall’incarico, il sindaco può confermalo oppure nominarne uno di sua fiducia e comunicarlo alle Prefetture territoriali… scriviamo così, in questo modo mi tengo ampia. Per chiarire e dare seguito alla richiesta del Capo di Gabinetto, il Segretario Comunale è nominato dal Sindaco e fornisce assistenza giuridica agli organi del Comune per garantire che i loro atti siano conformi alle norme di legge, allo Statuto e alle procedure amministrative. Ecco, forse quest’ultima funzione del segretario non andrebbe proprio a braccetto con l’amministrazione Cammarata. Il Segretario Comunale è un dipendente pubblico, inquadrato come funzionario amministrativo. La nomina è disposta non prima di sessanta giorni e non oltre centoventi giorni dalla data di insediamento del sindaco o del presidente della provincia, decorsi i quali il segretario è confermato”. Il testo del comma 69 dell’art. 17 della legge n. 127/1997. Mi sono informata e ho studiato. Ecco perché, spesso, l’amministrazione Cammarata, e per 120 giorni, affida le funzioni di Segretario, al vice Vice Segretario, il Comandante dei VV.UU del comune.  L’ordinamento prevede che i Segretari comunali e provinciali siano iscritti in un apposito Albo territorialmente articolato per regioni (fatto salvo il Trentino-Alto Adige e la Valle d’Aosta). A tale Albo il sindaco o il presidente della provincia attingono per individuare e nominare il Segretario in possesso dei requisiti necessari per ricoprire la propria sede di segreteria. Si instaura in tal modo un rapporto fiduciario, a quanto pare non sempre, di durata corrispondente al mandato, anche in questo caso, non sempre. Il Segretario, pertanto, dipende funzionalmente dal sindaco, ecco, questo è il guaio, che lo hanno nominato, incardinando, questo termine mi fa ricordare all’unghia incarnita; dunque, incardinando, un rapporto di servizio a tempo determinato con l’ente locale, corrispondente, forse, alla durata del mandato del capo dell’amministrazione. Il rapporto di lavoro invece si instaura con Il Ministero dell’Interno, altra unghia incarnita… Più in dettaglio, il legislatore, all’art. 99 del predetto D.Lgs. 267/00, disciplina il procedimento di individuazione e nomina del Segretario, individuando nel Sindaco (o Presidente di Provincia) la figura che oggi provvede, con propria “ampia discrezionalità” e su base “fiduciaria”, alla scelta del nominativo, individuandolo tra gli iscritti all’Albo nazionale dei Segretari comunali e provinciali, e riservando al Ministero dell’Interno ed alle Prefetture territoriali (oggi succedute all’ex Agenzia Nazionale ed alle sedi territoriali per la gestione dei Segretari comunali e provinciali) solo un ruolo – formale e marginale – di verifica dei requisiti ed assegnazione della sede. Stante a questo art. 99, alle prefetture territoriali, la nostra per esempio Enna (sottolineo che non nominate nessun Segretario), spettano il ruolo di verifica dei requisiti e l’assegnazione della sede, e nisba. Ci sarebbe da aggiungere però, visto che ci siamo, ulteriori funzioni, per esempio e soprattutto di controllo, introdotte in capo al Segretario comunale da molteplici recenti leggi di settore: l’art. 1, comma 7, della Legge 06.11.2012. n. 190, sulla prevenzione e repressione della corruzione nelle PP.AA., indica nel Segretario il referente dell’Anticorruzione all’interno degli enti locali; l’art. 3 del DL 10.10.2012 n. 174, che rivisita il sistema dei controlli interni di cui all’art. 147 del TUEL, affida al Segretario un generale potere di controllo sulla regolarità amministrativa e contabile degli atti dei Comuni; infine, ancora, l’art. 1 DL 09.02.2012 n. 5, in ordine alle modifiche della legge sul procedimento amministrativo, assegna al Segretario un generale potere avvocativo e sostitutivo in caso di inerzia dei funzionari comunali nel concludere i procedimenti amministrativi. Ma allora, perché il comune di Piazza Armerina assegna l’anticorruzione ad altra figura dell’ente se già dovrebbe essere per natura quella del Segretario? Il Segretario, è il referente all’interno degli Enti locali nei rapporti con le Istituzioni centrali e con gli organi giurisdizionali (Ministero, Procura, Corte dei Conti), è il garante della legalità degli atti amministrativi e assolve un generale potere di monitoraggio direttamente discendente dall’art. 120 cost. per il suo ruolo di funzionario legato contrattualmente al Ministero dell’Interno. Ma allora, perché il sindaco non conferma mai i segretari generali nominati dalla Prefettura di Palermo? (spero la Prefettura di Enna non dia il mio contatto telefonico a quella di Palermo). A questo punto, ho fatto una domanda all’istituzione sbagliata e mi ha risposto, “va cancella chiddu ch scrivisti”, se la pongo all’istituzione giusta, non risponde, e allora? Si potrebbe rispondere 60 minuti e 3600 secondi.
Anna Zagara