Aidone. Al Cordova, festa di accoglienza per un gruppo di bambini ucraini

Aidone. Giornata indimenticabile per l’istituto scolastico Cordova che ha accolto un gruppo di ucraini: due ragazzi alla secondaria di primo grado – plesso Cordova, una ragazzina allo Scovazzo e tre piccoli bambini all’Infanzia De Gasperi. I bambini erano accompagnati dalle rispettive famiglie e dagli operatori della Don Bosco 2000, l’associazione grazie alla quale sono riusciti ad arrivare in Italia e che stanno curando, insieme alla comunità, il loro inserimento.

I ragazzi sono stati ricevuti, al Cordova, dalla responsabile di plesso: prof. Maria Rosaria Restivo, da tutti gli alunni, dagli insegnanti e dai collaboratori scolastici, con una grande festa durante la quale gli studenti aidonesi hanno mostrato i lavori realizzati, i cartelloni inneggianti ai principi della pace, anche con riferimento al dettato costituzionale, dichiarando la loro contrarietà ai crimini commessi in Ucraina e promuovendo i valori della solidarietà, della cooperazione e dell’accoglienza in senso lato. ”E’ stato un momento di grande emozione e di grande gioia potere essere oggi operatori di pace in concreto – afferma la prof. Restivo. Noi abbiamo accolto questi ragazzi con la volontà di volere trasmettere loro i valori della fratellanza, della solidarietà. La nostra scuola è la loro scuola e questa è la loro casa, in questo momento in cui percorreranno questo pezzo di strada con noi, in un percorso che sarà sicuramente arricchente”. I ragazzi ucraini hanno poi visitato il plesso Cordova e, dopo un momento di convivialità, hanno proseguito il loro iter, prima recandosi al plesso Scovazzo, festosamente accolti anche dalla responsabile di plesso, ins. Rosalba Atturio e, poi, alla scuola dell’Infanzia, accolti. con grande gioia, dai piccoli compagni, dal personale scolastico con la responsabile di plesso ins. Laura D’Ipolito e dal personale Ata. Un valore aggiunto, è stata la possibilità di avere la mediatrice culturale Maria, che ha reso più facile il primo incontro. Alla scuola media, bello è stato vedere i ragazzi entrare nella propria aula (1^A), guidati dai propri compagni, e scrivere il nome di ciascun compagno in cirillaco, segno di come siano già parte integrante della classe e della scuola. La dirigente scolastica Tecla Guzzardi afferma: “Il nostro Istituto ha risposto immediatamente alle richieste delle famiglie e delle associazioni del territorio impegnate nell’accoglienza dei profughi, con l’intento di poter donare a questi bambini e alle loro famiglie un barlume di serenità e normalità.

L’impegno mio, della Funzione strumentale per gli alunni con Bes, ins. Rita Benintendo e la prof. Aurora Ribilotta, nonché dei docenti delle classi coinvolte e del personale Ata, è quello di implementare un progetto di accoglienza e inclusione che, tramite l’utilizzo dell’Italiano come L2, riesca a creare un ponte di comunicazione tra gli alunni, anche grazie al supporto della figura culturale, già immediatamente operante a scuola. La nostra speranza è che questi alunni e i loro cari possano tornare quanto prima nella loro Patria, nel frattempo l’istituto “Falcone- Cascino” sarà luogo dove il tempo potrà trascorrere tra sorrisi, giochi e attività che possano servire a sospendere il richiamo ai terribili ricordi di guerra”.
Angela Rita Palermo