Morte sul lavoro del 27enne a Dittaino: Cgil e Fp Sicilia, “Basta a questa strage continua”

“La morte sul lavoro ieri a Valguarnera del giovane ventisettenne al suo primo giorno di lavoro scuote le coscienze e ancora una volta fa rilevare la scandalosa inadeguatezza del sistema dei controlli in Sicilia, che conta appena una sessantina di ispettori. Chiediamo all’assessore regionale al lavoro, con il quale già ci siamo confrontati, di accelerare sul’ipotesi di un accordo con il ministero del lavoro che consenta il ‘comando’ in Sicilia per i circa cento giovani siciliani risultati idonei al concorso bandito all’ Ispettorato nazionale del lavoro (Inl)”. Lo scrivono in una nota congiunta i segretari della Cgil Sicilia e della Funzione pubblica regionale Alfio Mannino, Gaetano Agliozzo e Monica Genovese. Con la strada del “comando” si aggirerebbe l’ostacolo del mancato recepimento in Sicilia della riforma del servizio ispettivo, che oggi impedisce la dislocazione nell’isola di personale che ha partecipato al concorso nazionale dell’Inl. “Nuove energie darebbero un grosso contributo- affermano i sindacalisti- alla lotta contro il lavoro nero e le tante irregolarità che vanno a discapito della sicurezza e della salute di chi lavora, con una conta degli infortuni e delle morti che è diventata insostenibile Noi diciamo basta a questa strage continua”. Per implementare gli organici degli ispettorati del lavoro si potrebbe pure utilizzare personale interno, cosa che finora non è stata fatta. “La soluzione va comunque trovata- concludono i rappresentanti di Cgil e Funzione pubblica- e riteniamo che quella di mandare al lavoro nella propria terra gli idonei di un concorso nazionale possa essere la strada migliore”.