Consorzi Bonifica, Cgil: ci vogliono soluzioni immediate e di prospettiva

“Per i Consorzi di bonifica, regionali e provinciali, ci vogliono soluzioni immediate e di prospettiva. Le prime riguardano gli stipendi dei lavoratori che sono in arretrato da mesi; la riforma deve garantire che l’acqua irrigua resti in mani pubbliche”. A sostenerlo sono la Flai e la Cgil Sicilia in una nota a firma di Tonino Russo e Gabriella Messina. I sindacati di categoria hanno annunciato il blocco degli straordinari, della reperibilità e la revoca da parte dei lavoratori della disponibilità a utilizzare mezzi propri per servizi d’istituto. Inoltre, hanno confermato lo stato di agitazione dei lavoratori e annunciato, in mancanza di soluzioni, l’autoconvocazione presso l’assessorato all’agricoltura per il 25 luglio prossimo. “Come può funzionare un servizio se il personale non viene pagato e mancano pure i fondi per le manutenzioni ordinarie e per i mezzi?”, si chiedono i due esponenti sindacali. Quanto alla riforma “è urgente ma non può essere quella ipotizzata dal Governo che consegna il servizio alla gestione privatistica. Non è la soluzione perché non offre alcuna garanzia per il personale. L’acqua è – viene sottolineato – e deve restare un bene pubblico”. “I consorzi – rilevano i due esponenti sindacali – sono l’emblema dell’assenza di una valida politica per l’agricoltura da parte della Regione. Per la riforma probabilmente bisognerà attendere la prossima legislatura – affermano – ma ora si possono gettare, col confronto, le basi del percorso affinchè questo sia il più veloce possibile. Frattanto bisogna trovare una soluzione immediata per le retribuzioni allo scopo di restituire serenità ai lavoratori – concludono – e potere garantire un servizio quanto mai essenziale visto anche l’imperversare del caldo e della siccità”.