On.Luisa Lantieri: ARS ha approvato le norme per la tutela degli animali e la prevenzione del randagismo

L’On Luisa Lantieri comunica l’approvazione all’unanimità della legge relativa le norme per la tutela degli animali e la prevenzione del randagismo.
La ragione in questo comparto è una coperta corta che ognuno vorrebbe tirare dal proprio lato, specifica l’on.Lantieri.
– Tre milioni e mezzo di euro per costruire nuovi rifugi sanitari pubblici in tutte e nove le province.
– La Regione trasferirà, attraverso il contributo di solidarietà, oltre un milione di euro ogni anno ai Comuni per tutto quanto necessario, e circa centomila euro alle ASP. Tra le misure possibili: piani di sterilizzazioni straordinari, incentivi economici per favorire i prelievi sul territorio, contributi sulle operazioni necessarie ad effettuare prestazioni di pronto soccorso, aiuti sulle ristrutturazioni locali da adibire ad ambulatori per la microchippatura e la sterilizzazione, formazione delle figure coinvolte, etc. etc)
– Quasi sette milioni di euro di risparmio in cinque anni per i Comuni, per le operazioni di prelievo dei cani sul territorio, utilizzando i forestali (nell’ambito delle ore già statutariamente loro assegnate quindi senza ulteriori costi).
– Tutti gli introiti correlati alle sanzioni ai Comuni (in capitoli di bilancio vincolati alla lotta al randagismo), che avranno non solo più l’obbligo, ma adesso anche tutto l’interesse ad effettuare i controlli (insieme a tutte le forze già preposte, le guardie zoofile di nomina prefettizia e da oggi pure i forestali, radicati e capillari anche nell’entroterra Siculo.
Queste solo alcune delle misure principali:
-sterilizzazioni, microchippature e pronto soccorso: saranno investiti tre milioni e mezzo di euro per colmare il gap (infra)strutturale dei rifugi sanitari. Prevista la costruzione di almeno una struttura pubblica per provincia ogni 500.000 abitanti (quindi Catania tre, Palermo tre, Messina due per intenderci e tutte le altre province almeno una struttura).
-Pronto soccorso: sancito finalmente ex lege “Le ASP provvedono: […] alle prestazioni di pronto soccorso degli animali feriti [..] e a programmare il servizio di reperibilità notturna e festiva, presso le strutture veterinarie pubbliche” dunque ci saranno 14 nuove strutture in più per il pronto soccorso e i cittadini sapranno cosa fare per ottenere un servizio fondamentale di civiltà e rispetto degli animali. Prima spesso si sentiva dire non c’è posto o non ci sono strutture dove le prestazioni non siano a carico dei Comuni magari già in default. Tra non molto non ci saranno scuse. Perché i Comuni potranno contare anche su aiuti per le operazioni di prelievo, e nelle strutture pubbliche tutte le operazioni saranno garantite gratuitamente dalle ASP.
-Controllo della produzione animale: i possessori di femmine non sterilizzate dovranno conferire un campione per la tipizzazione del DNA dei loro soggetti, che sarà inserito in una banca dati. Questa misura indurrà ad una responsabilizzazione nella produzione e nella detenzione dei cani, perché in caso di ritrovamenti, incidenti stradali, cucciolate abbandonate, soggetti abbandonati, sarà in breve tempo possibile risalire a chi si sia reso artefice di una improvvida o incauta gestione. L’obiettivo è arrivare a una cultura responsabile dell’allevamento quanto della custodia dei cani. Se non vorranno provvedere al conferimento del campione di DNA delle proprie femmine, i proprietari avranno comunque un’altra scelta: sterilizzarle.
-Vigilanza e controllo: Istituito il “Garante Regionale dei Diritti degli Animali”. Tra tutte le altre cose il Garante [..] può diffidare le pubbliche amministrazioni regionali o comunali al rispetto degli obblighi di legge connessi alla tutela del benessere animale. Sarà da solo si potrà obiettare, ma sarà comunque una figura fondamentale. E certamente sarà supportato dalle associazioni animaliste, pur mantenendo la terzietà.
– Contributo di solidarietà: un milione e duecentomila euro l’anno per tutti gli interventi che si rendano necessari. Un contributo fondamentale per i Comuni, che non lascerà più spazio a condotte omissive o politiche del non facere supportate dalla mancanza di possibilità economiche.
-Case famiglia per cani e microcanili: una misura volta a sostenere tutti quelle associazioni animaliste che spesso si sono sostituiti alle istituzioni ospitando tutti quei soggetti che non trovavano spazio nei canili e che per strada sarebbero certamente morti. La prima struttura regolarmente autorizzata dall’ASP competente potrà ospitare sino a dieci cani, la seconda da 11 a 20. E certamente i Comuni potranno garantire degli aiuti, direttamente o indirettamente attraverso il contributo di solidarietà. Riconoscere l’identità di qualcosa che esiste già magari, vuol dire comunque riconoscere la dignità che meritano a tutte quelle associazioni che hanno per anni profuso impegno in favore degli animali.
-Tutela della pubblica incolumità: “certificazione di conduzione in regime di sicurezza” per tutti quei cani valutati (definizione da intendersi estensivamente) a rischio di aggressività”
-Riconoscimento del lavoro dei singoli cittadini: istituzione del lavoro dei singoli cittadini: istituzione dell’elenco comunale per il contrasto al randagismo. A seguito di istanza e con adeguata formazione, anche quei cittadini che pur non iscritti ad alcuna associazione animalista vogliano prestare gratuitamente la propria opera, potranno farlo previa iscrizione all’elenco.
-Trasferimenti di cani in altre regioni: limitato ad un massimo di venti unità per ciascuna struttura, per anno. I cani siciliani rimarranno in Sicilia, come è giusto che sia.