La fibrillazione atriale è l’aritmia più diffusa nella popolazione generale, la sua prevalenza tende a crescere con l’aumentare dell’età, per questo è piuttosto comune. Spesso i suoi sintomi peggiorare la qualità di vita, a causa delle complicanze che essa genera.
“Nella fibrillazione atriale – spiega il primario del reparto, Lello Vasco – l’attività elettrica degli atri è completamente disorganizzata e non corrisponde a un’attività meccanica efficace. A causa di questa irregolarità nella trasmissione della conduzione atrioventricolare i ventricoli si contraggano in maniera irregolare e rapida. Condizione che determina una riduzione del volume di sangue espulso a ogni sistole, dando così un alterato apporto ematico a tutti gli organi generando, a volte, sintomi e segni di scompenso cardiaco. I sintomi più frequenti? Palpitazioni cardiache, affaticamento e affanno.”
“Curare efficacemente la fibrillazione atriale – continua il direttore del Dipartimento di Medicina – significa prevenire complicanze quali ictus e scompenso cardiaco. Per fortuna, questa patologia può essere trattata farmacologicamente, con la cardioversione (una particolare scarica elettrica), l’ablazione trans-catetere o la crioablazione”.
Il laboratorio di elettrofisiologia del nosocomio ennese si occupa da anni della cura delle aritmie. Impianti di pacemaker, defibrillatori e dispositivi che monitorano costantemente l’attività cardiaca (loop recordere) rappresentano attività quotidiane.
“Da oggi – conclude Vasco – i nostri pazienti affetti da fibrillazione atriale acquisiranno un altro servizio a loro dedicato che consentirà a tutta l’equipe cardiologica di migliorare la qualità della assistenza”.
La prenotazione delle visita avverrà tramite Cup o telefonando allo 0935 516232/0935 516214