Elezioni 2022. Non c’è due senza tre… anzi quattro (Stefania Marino, Eliana Longi, Luisa Lantieri e Fabio Venezia)

Elezioni 2022. Non c’è due senza tre… anzi quattro (Stefania Marino, Eliana Longi, Luisa Lantieri e Fabio Venezia)

Les jeux sont faits, rien ne va plus! Sull’asse Palermo-Roma, le urne hanno consegnato alla provincia di Enna il loro solenne responso per il rinnovo del Parlamento nazionale e di quello regionale. La competizione elettorale più sentita è stata ovviamente quella regionale in cui i cittadini hanno, più democraticamente, potuto esprimere la preferenza per il proprio candidato, ma è stata anche quella in cui si è avvertito il legame del “pastore” col proprio territorio e col proprio “gregge”. A Palazzo dei Normanni entreranno soltanto in due, Fabio Venezia sponsorizzato da quel PD che solo in provincia di Enna ha potuto issare la bandiera rossa; e Luisa Lantieri che, coadiuvata dall’azzurro Francesco Occhipinti, vi farà ingresso per la terza volta, dimostrando di essere eletta con qualsiasi partito politico dell’arco costituzionale. Grazie alla debolezza del nostro territorio, ridotto ad elemosinare due soli deputati su 70, la lista del movimento per l’autonomia guidata da Francesco Colianni è rimasta fuori nonostante le migliaia di preferenze ricevute dallo stesso. Le liste più blasonate che alle politiche hanno raggiunto livelli elettorali di primo piano (M5S e FDI) non sono riuscite a ribaltare sulla competizione regionale le stesse performance. Anche questa volta il capoluogo ennese ha seriamente rischiato di rimanere orfano di pastori se non fosse che questa triste ipotesi è stata scongiurata dall’avvenuta elezione delle due donne ennesi che risultavano collocate in posizione utile nelle rispettive liste alla Camera dei deputati: Stefania Marino per il PD ed Eliana Longi per FDI. Adesso, la pattuglia formata dai quattro pastori neo eletti, equilibrata sia sul piano della rappresentatività territoriale che su quello politico, dovrà avere una visione d’insieme delle problematiche più urgenti del nostro territorio e una paziente e costruttiva capacità d’ascolto. Non ci resta che augurare loro un proficuo lavoro.
Massimo Greco