Enna. Francesco Colianni ritorna al Comune… ma da Sindaco

Enna. Colianni ritorna al Comune… ma da Sindaco
di Massimo Greco


Com’era prevedibile, finita la lunga fase elettorale e ripristinati gli equilibri istituzionali nei due apicali livelli istituzionali, i locali nodi politici ritornano prepotentemente sulla scena. Fibrillazioni si registrano al Comune di Enna, in cui il conflittuale rapporto tra il Sindaco Dipietro ed alcuni dei suoi più fidati Assessori sembra non trovare distensione neanche dopo l’uscita di scena del Vice Sindaco Francesco Colianni. Eppure l’ardita candidatura di Enna a capitale della cultura avrebbe richiesto ben altra solidità in capo all’Amministrazione Dipietro che, già di suo, non perde l’occasione per promuovere forme, più o meno consapevoli, d’isolamento istituzionale. I gruppi consiliari di maggioranza si preparano quindi ad una verifica politica finalizzata a porre fine a questo andamento politico ed amministrativo che tanto somiglia al passo del gambero: due in avanti e uno indietro. Eppure tutti lo sanno ma nessuno lo dice che il vero problema è un altro ed è molto più insidioso rispetto ai noti capricci che caratterizzano l’Amministrazione Dipietro. Il problema ha un nome e un cognome: Francesco Colianni. L’assordante silenzio di Colianni, generatosi all’indomani della mancata elezione all’ARS nonostante i numerosi consensi elettorali ricevuti (7056), non può che gradire una lettura politica ben precisa e fanno male coloro che a Sala Euno fanno finta di niente. Il consenso ricevuto da Colianni non è stato bastevole per essere eletto all’ARS solo perché la provincia di Enna, grazie alla miope demagogia di alcune forze politiche, ha perso la terza rappresentanza. Ciò, tuttavia, non scalfisce minimamente il risultato politico conseguito dallo stesso, che finisce inevitabilmente per considerare il Colianni quale punto di riferimento per il territorio provinciale in generale e per quello cittadino in particolare. In tale scenario, in cui com’è noto il Sindaco Dipietro si è ufficialmente smarcato dall’originaria esperienza civica per “abbracciare” le tradizionali dinamiche politiche della partitocrazia, il temuto “ritorno” di Colianni sta generando veri e propri “attacchi di panico” in chi ha giustamente compreso che ciò non potrà più avvenire nella veste di semplice Assessore.