Accordo Oasi Troina e Asp Enna: pagamento arretrati a dipendenti e dilazione restituzione somme all’Asp per servizi non erogati
Troina - 09/02/2023
Troina. L’Irccs dell’Oasi Maria SS paga ai dipendenti le tre mensilità arretrate novembre e dicembre 2022 e gennaio 2023 più tredicesima e in cambio l’Asp di Enna gli concede la dilazione di 18 mesi della restituzione del residuo di 2 milioni e 300 mila euro dei 5 milioni di euro percepiti per le prestazioni sanitarie non erogate negli anni 2020 e 2021 a causa della pandemia da Covid-19. Questo è l’accordo raggiunto nell’incontro che la delegazione di rappresentanti della Cisl-Fp, Cgil Fp e Anaoo Assomed ha avuto con l’assessore regionale alla salute, Giovanna Volo, alcuni giorni fa. Resta inteso che, qualora l’Irccs Oasi Maria SS non mantenga l’impegno a pagare ai dipendenti le mensilità arretrate e le mensilità future regolarmente a partire da questo mese di febbraio, l’Asp di Enna in autotutela sospende la rateizzazione. Il fatto che l’Irccs non abbia pagato ancora le tre mensilità arretrate e la tredicesima è riconducibile alla mancanza di liquidità determinata dalla restituzione di somme percepite per servizi sanitari non erogati per il covid-19. Ma com’è venuta a crearsi una situazione simile? La convenzione che regola i rapporti dell’Irccs Oasi Maria SS e Asp di Enna prevede che l’Asp anticipi all’Irccs il 90 per cento del compenso per i servizi sanitari che fornirà. A consuntivo, l’Asp liquiderà il restante 10 per cento. A consuntivo, negli anni 2020 e 2021, le somme percepite dall’Irccs per servizi sanitari non erogati ammontavano a 5 milioni di euro. L’Asp di Enna ne chiede la restituzione. Ma la situazione finanziaria dell’Oasi Maria SS non è così florida da poterli restituire tutti in una volta. Si trova la soluzione della rateizzazione: 1 milione di euro ogni mese a partire da novembre 2022. In base a quest’accordo, l’Asp di Enna si è trattenuta un milione al mese sul corrispettivo anticipato all’Irccs in questi ultimi tre mesi. Pertanto all’Irccs sono arrivati meno soldi in questi tre mesi. Far quadrare i conti, quando viene a mancare 1 milione di euro al mese, non è facile neppure per l’Oasi che di dipendenti ne conta circa 700.
E sono i dipendenti ad essere penalizzati di questa mancanza di liquidità. Ci si chiede come sia possibile che questo possa accadere ogni qualvolta, per ragioni diverse, si riduce il flusso di denaro che arriva dalla Regione Siciliana? Non è una domanda peregrina, se si tiene conto della forte ed estesa presa che l’Oasi Maria SS ha sull’economia locale di Troina, un paese di appena 8600 abitanti. Per Troina, come sostengono i due sociologi Anton Jansen e Clifford Jansen, l’Oasi “is at the same time an asset and a source of insecurity for the locale economy” (è allo stesso tempo una risorsa e una fonte di insicurezza per l’economia locale) nel loro libro “Sociological and economic change in the peasant society of Troina”.
Silvano Privitera