On. Venezia (Pd) chiede rifunzionalizzazione invaso Morello di Villarosa

Rifunzionalizzare l’invaso artificiale Morello nel Comune di Villarosa, per promuoverne la valorizzazione ambientale e incentivare lo sviluppo economico e l’occupazione nel territorio, nonché ripristinare la condotta che collega la diga Villarosa al sito minerario di Pasquasia, in modo da approvvigionare anche la diga Olivo e potenziare così l’attività agricola nei territori di Barrafranca e degli altri comuni della zona sud dell’ennese.
Questa la duplice richiesta della mozione che l’onorevole Fabio Venezia, parlamentare regionale del Pd, insieme agli altri deputati del gruppo, ha presentato al presidente della Regione siciliana Renato Schifani e all’assessore regionale dell’Energia e dei Servizi di pubblica utilità Roberto Di Mauro.
“Nel 2004 – spiega Venezia – è stato avviato un progetto di infrastrutturazione ambientale della vallata del fiume Morello e Tributari, per la salvaguardia del suolo e dell’equilibrio idrogeologico, la valorizzazione, la tutela e la fruizione del patrimonio storico-ambientale della zona, poi inserito nella programmazione del Progetto Integrato Territoriale (PIT) 11 di Enna ‘Turismo tra archeologia e natura’ che, una volta realizzato, non ha purtroppo prodotto i risultati attesi. L’area infatti risulta in condizioni di abbandono e, a causa di frequenti atti di vandalismo, molte opere realizzate sono state totalmente distrutte. Riteniamo che il recupero delle acque potrebbe invece rappresentare un’ottima soluzione per i problemi di approvvigionamento domestico e agricolo della zona, oltre che per il più generale riequilibrio ecologico e il conseguente miglioramento economico, sociale, turistico e naturalistico del territorio limitrofo”.
La diga Morello, invaso artificiale costruito sull’omonimo fiume dall’Ente Minerario Siciliano tra la fine degli anni ’60 e i primi anni ’70, per fornire l’acqua necessaria agli impianti industriali di lavorazione dei sali potassici della vicina miniera di Pasquasia, con la chiusura di quest’ultima, nel 1992, ha perso la sua funzione originale, pur rimanendo tuttora l’unico tra i diversi serbatoi presenti nell’ennese a essere autorizzato a invasare al massimo delle proprie capacità, nonostante la sua acqua sia del tutto inutilizzabile.




“Ancora oggi – prosegue l’onorevole Venezia – esiste una condotta idrica che origina dall’invaso Morello e giunge al sito minerario di Pasquasia, che potrebbe essere ripristinata e utilizzata per approvvigionare la diga Olivo, sita tra i territori di Piazza Armerina e Barrafranca, e quindi soddisfare le esigenze degli agricoltori locali che annualmente affrontano non poche problematiche derivanti dalla carenza di acqua. Chiediamo quindi al Governo regionale di intraprendere ogni iniziativa idonea per una sua rifunzionalizzazione ecosostenibile, prendendo in considerazione anche eventuali progetti per la realizzazione di energie rinnovabili non inquinanti e di pubblica utilità”.
Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Il contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione.