Valguarnera: Comitato Salviamo la Villa Falcone Borsellino, scrive a Prefetto e Questore per dire NO alla Festa della Polizia nell’ex villa

Valguarnera. Nel nuovo piazzale dell’ex Villa comunale “Falcone Borsellino”, i cui lavori sono in fase di completamento, si dovrebbe tenere nella seconda decade del mese di aprile una manifestazione per l’anniversario della Polizia di Stato, che avrebbe lo scopo, secondo l’intendimento dell’Amministrazione, di celebrare in grande stile e con la presenza di un Corpo dello Stato, l’esecuzione dell’opera. Ma i rappresentanti del Comitato “Salviamo la Villa Comunale Falcone Borsellino” che nell’estate scorsa tanto si opposero e dissentirono al progetto di trasformazione da Villa in Piazza, promuovendo una petizione popolare con oltre 500 firme ed inviando una miriade di esposti alle massime autorità regionali e provinciali, non ci stanno e scrivono al Prefetto e al Questore di Enna per esprimere il proprio dissenso, ritenendo tale inaugurazione “offensiva della volontà della comunità valguarnerese”. La lettera è firmata dai promotori del Comitato Gabriele Leanza, Davide Urzì e Carlo Garofalo.

(foto: Valguarnera Villa Comunale com’era)
Questa la lettera inviata al Prefetto e al Questore:
Esimio Prefetto
Esimio Questore
“I sottoscritti rappresentanti del Comitato “Salviamo la Villa Comunale Falcone-Borsellino” sono venuti a conoscenza che è intendimento dell’Amministrazione Comunale di Valguarnera Caropepe organizzare, presso l’ex Villa Comunale “Falcone-Borsellino”, i festeggiamenti in onore del corpo della Polizia di Stato. Riteniamo tale decisione offensiva della volontà della comunità valguarnerese la quale, in varie occasioni, ha mostrato forti dubbi ed espresso, chiaramente, la propria contrarietà al progetto che ha visto tramutare la “Villa comunale” in uno “Slargo”. Il sito in oggetto, realizzato alla fine degli anni ’50 per qualificare l’area in cui insiste un pregiato monumento ai caduti della prima guerra mondiale realizzato in epoca antecedente, rappresentava la Villa storica del comune di Valguarnera.
Oltre 500 cittadini hanno sottoscritto una petizione popolare per bloccare il progetto che avrebbe, così come è accaduto, eliminato la villa storica del nostro comune, alterando l’aspetto urbanistico del paese. Consiglieri comunali, associazioni culturali e singoli cittadini hanno pubblicamente espresso la loro contrarietà al progetto di “riqualificazione” della Villa Falcone Borsellino; tutte queste voci sono state ignorate dall’Amministrazione Comunale.

(foto: Valguarnera Villa Comunale com’è adesso dopo i lavori)
Oltre all’inopportuna decisione politica di eliminare un sito storico così importante per la nostra comunità, il progetto dell’Amministrazione presentava, sotto vari profili, aspetti di irregolarità e illegittimità di natura tecnica ed amministrativa; per tali motivazioni abbiamo inviato, nel mese di luglio 2022, un esposto a vari Enti al fine di verificare alcuni rilievi posti alla loro attenzione.
La Polizia di Stato rappresenta l’unità della Nazione e delle comunità che la compongono, per tale ragione cogliamo favorevolmente la notizia che la celebrazione per l’anniversario della Polizia di Stato possa avvenire nel nostro Comune, ma non possiamo accettare che eventi come questi siano utilizzati per iniziative politiche di parte che nulla hanno a che fare con la storia e la tradizione secolare di tale istituzione italiana.




Se la manifestazione in oggetto dovesse realizzarsi nell’ex Villa “Falcone-Borsellino”, ciò rappresenterebbe una vergognosa strumentalizzazione del Corpo di Polizia, utilizzato dall’Amministrazione Comunale per cercare di legittimare una decisione politica tanto dannosa quanto inutile per la nostra comunità; inoltre tale scelta verrebbe interpretata come assenso alla divisiva decisione politica effettuata dall’Amministrazione Comunale, lettura che mal si concilia con il nobile spirito della manifestazione che si intende realizzare.
Rimaniamo disponibili a fornire ulteriori delucidazioni nelle modalità che voi riterrete più opportune. Certi che comprerete appieno le ragioni del dissenso, cogliamo l’occasione per porgere cordiali saluti”.

Rino Caltagirone