Corte Conti condanna funzionario a risarcire 70mila euro per tangenti lavori in scuole a Enna e a Palermo

I giudici della sezione giurisdizionale della Corte dei conti per la regione Sicilia (presidente Vincenzo Lo Presti) hanno condannato Antonio Casella, funzionario del provveditorato delle opere pubbliche interregionale delle Regioni Sicilia e Calabria a risarcire il ministero della Infrastrutture con 70mila per il danno d’immagine. Casella finì in un’inchiesta su un giro di tangenti che ha visto coinvolti funzionari e imprenditori.
Casella aveva patteggiato la pena a 4 anni e 3 mesi confessando di avere preso soldi per le ristrutturazioni di alcune scuole in provincia di Enna e Palermo e di una caserma dei carabinieri. Le indagini sono state condotte nel 2019 dalla squadra mobile di Palermo. La procura contabile ha chiesto la condanna a 70 mila euro. «Il collegio ritiene che la procura abbia fornito ampia prova dell’esistenza dell’elemento soggettivo che connota l’illiceità della condotta – si legge nella sentenza – Dai fatti contestati emerge l’atteggiamento spiccatamente doloso e pervicace con cui Casella ha perseguito un disegno criminoso ben architettato e subdolamente perpetrato.




La prassi, perpetrata da Casella coi suoi sodali, di proporre e imporre il patto corruttivo agli imprenditori, per sua stessa ammissione si protraeva sin dal 2012».