Enna. Il revirement tardivo del Sindaco Dipietro

Enna.  Il revirement tardivo del Sindaco Dipietro
di Massimo Greco

Consapevoli del progressivo svuotamento urbano, i cittadini ennesi hanno salutato con favore l’accordo che il Sindaco di Enna Dipietro ha fatto con l’Università Kore per trasferire un corso di laurea nella parte alta della città. Un revirement, direbbero i francesi, nella direzione di quella visione di “città universitaria” a cui sembra destinata la futura direttrice di sviluppo del “già capoluogo di provincia”. Lo abbiamo scritto tante volte e continueremo a farlo fino alla noia, l’Università rappresenta per l’area interna e centrale della Sicilia l’unico sistema economico in  grado di attrarre risorse umane, finanziarie e know-how d’eccellenza. Cosa, se non l’Università, ha incuriosito autorevoli personalità tra le quali tre Presidenti della Repubblica? Quale altro volano di sviluppo potrebbe fare lo stesso in un territorio in cui  lo spopolamento è causa e conseguenza della decrescita delle aree interne? A questo punto però è cosa buona e giusta chiedersi se erano necessari otto anni per maturare un accordo di questo tipo, visto che il Sindaco di Enna si è insediato nel lontano giugno 2015. In giro si vocifera che se avesse vinto il candidato antagonista Crisafulli, a Enna alta sarebbero già stati trasferiti almeno due corsi di laurea. E’ probabile, anche se col senno del poi si può sempre dire tutto e il suo contrario. Al modo congiuntivo, noi preferiamo monitorare il modo indicativo della decisione pubblica, e la realtà ci consegna un grave ritardo non solo nell’azione politica ma, ancora prima, nella visione politica.


Al netto di alcune iniziative assessoriali volte alla rigenerazione di parti del tessuto urbano, evidente è la tendenza a “vivere alla giornata”, senza una strategia di sviluppo, senza una prospettiva su ciò che potrà essere Enna nei prossimi venti anni. Per la città di Enna, che ha da tempo perso il suo ruolo di motrice e di direzione, non basta più la promozione di semplici azioni politiche riconducibili all’ordinaria amministrazione, necessitando di vere e proprie azioni shock, verosimilmente pensate e realizzate da animatori territoriali all’altezza della sfida. Alla domanda Oggi come va?”, Vasco Rossi avrebbe così rispostoVoglio una vita che non è mai tardi, di quelle che non dormi mai..”