Coalizione “Troina Bene Comune” ha scelto il suo candidato sindaco di Troina

Troina. Alfio Giachino è il candidato a sindaco del Pd nelle elezioni comunali del 28 e 29 maggio. Vicesindaco nella giunta Fabio Venezia per tutta la consiliatura 2013-2018, Giachino è il candidato naturale alla carica di sindaco, tenuto conto che Venezia, essendo stato sindaco per due consiliature consecutive 2103-2018 e 2018-2023, non è candidabile per un terzo mandato consecutivo. Giachino sarà sostenuto dal movimento “Idee in Comune” che, con il Pd, è nella coalizione “Troina Bene Comune”. Nella consiliatura precedente 2013-2018 a quella che sta per concludersi, Giachino ha svolto in consiglio comunale la funzione di presidente. Questa la sua prima dichiarazione, subito dopo essere stato indicato dal suo partito candidato sindaco: “Ho accettato di candidarmi a Sindaco della nostra città per la coalizione ‘Troina Bene Comune’. Questi ultimi giorni sono stati per me molto particolari e, a tratti, difficili. Il mio impegno politico per Troina è stato sempre animato da entusiasmo e passione. Questa volta, però, all’entusiasmo e alla passione si è affiancato il peso di una scelta così delicata, fonte di responsabilità e di cui conosco la complessità. La coalizione “Troina Bene Comune” si è incontrata ieri in una nota azienda agrituristica per istituire sei gruppi di lavoro per l’elaborazione delle linee guida programmatiche: politiche giovanili, sport e tempo libero; politiche sociali; innovazione e sviluppo economico; cultura, turismo e centro storico; politiche ambientali, lavori pubblici e viabilità; legalità e sicurezza”. Al momento non ci sono altre candidature a sindaco. Girano delle voci incontrollate e incontrollabili su possibili candidati in competizione con Giachino, ma non c’è ancora un nome preciso. Considerando lo stato in cui si è ridotta la politica locale, non è scontato che ci siano altri candidati. Se si esclude il Pd, che non ha però una presenza fortemente radicata paragonabile a quella che aveva il Pci negli ’80 del secolo scorso con tre sezioni (Giuseppe Di Vittorio, Lenin e Pio La Torre) e comitato cittadino che le coordinava, non ci sono altre forze politiche organizzate. Il fatto che ci siano le insegne di partiti come Fratelli d’Italia e Lega appese sul balcone o sulla vetrina a pianterreno di alcuni immobili, non segnala la presenza di solide e bene organizzate forze politiche di destra. Ci sono correnti di opinioni di destra che, se riusciranno ad individuare un candidato, non hanno una consistenza tale da competere con la coalizione di sinistra “Troina Bene Comune”.




Anche alla sinistra del Pd ci sono correnti di opinioni non molto ampie che nei confronti dell’amministrazione di Fabio Venezia sono molto critiche. Da queste due diverse correnti d’opinioni potrebbero scaturire dei candidati a sindaco in competizione con Giachino, che parte in forte vantaggio. Se non ci dovessero essere candidati che si contendono la carica di sindaco con Giachino, come prevedono in tanti, si verrebbe a creare una situazione che deve preoccupare quanti credono nella democrazia dell’alternanza alla guida del Comune. La democrazia si nutre di competizione tra forze politiche diverse per cultura, ispirazione ideale e per gli interessi dei gruppi sociali che rappresentano. Se non c’è competizione, non c’è democrazia.
Silvano Privitera