Diffamazione. Amministrazione comunale di Gagliano denuncia la testata giornalistica Tele Jato e coloro che hanno condiviso sui social

L’intera amministrazione comunale di Gagliano Castelferrato ha sporto querela per diffamazione aggravata nei confronti del canale youtube di Tele Jato, la testata che ha sede a Partinico, nel palermitano, e di tutti coloro che hanno condiviso sui social e nelle piattaforme di messaggistica un servizio, lo scorso 29 marzo, che conterrebbe accuse e attacchi diffamatori nei confronti degli amministratori della città. A firmare la denuncia è stato il sindaco Salvatore Zappulla, nella qualità di primo cittadino, ma anche – lo hanno fatto personalmente – il vicesindaco Vincenzo Di Cataldo e gli assessori Caterina Cocuzza e Gioiana Di Gesu. La questione riguarda la messa in onda e la divulgazione di un servizio giornalistico intitolato “Gagliano Castelferrato, alla fine verranno rinviati a giudizio alcuni amministratori?”, caricato su youtube il 29 marzo scorso, subito rilanciato e diventato subito virale sui social, in particolare a Gagliano Castelferrato. Servizio che la giunta – ma a sporgere querela sono stati anche altri – ha ritenuto diffamatorio. Secondo la ricostruzione dei denuncianti, “al fine di attaccare l’amministrazione comunale”, nel servizio si sarebbe fatto riferimento a un’inchiesta della magistratura dando per “colpevoli”, come se fossero state processate e condannate persone solamente indagate, per di più persone tutte incensurate, conosciute e stimate, in barba a ogni presunzione di non colpevolezza, dimenticando che i processi, qualora un giudice reputasse che vi siano i presupposti, si fanno in tribunale, non certo sui giornali o sul web.

Avv.Salvatore Timpanaro

Il 4 aprile scorso la giunta ha dato mandato all’avvocato Salvatore Timpanaro del foro di Enna di sporgere querela, per tutelare la reputazione ed il decoro del sindaco e dei membri della giunta, nonché dello stesso ente, in relazione alle affermazioni ritenute diffamatorie e lesive della reputazione e dell’onore. “La querela – spiega l’avvocato Timpanaro – è stata presentata sia nei confronti di Telejato, sia nei confronti di quanti in paese hanno contribuito alla diffusione del servizio ritenuto diffamatorio mediante pubblicazione di post sui social, concerne espressioni ritenute diffamatorie che facevano riferimento a favoritismi nella gestione della cosa pubblica nei confronti delle “solite ditte amiche”, in relazione a “recenti concorsi per dipendenti comunali” e ad una fantomatica “atmosfera di tensione e divisione”, che caratterizzerebbe la situazione del paese”.




Il legale ipotizza varie aggravanti: aver “arrecato l’offesa consistente in un fatto determinato”; aver “arrecato l’offesa usando un mezzo di pubblicità (pubblicazione sul web a mezzo della piattaforma YouTube)”; e aver arrecato offesa a un corpo amministrativo e a un’autorità costituita in collegio”. “Le indagini sono in corso – conclude l’avvocato Timpanaro – e si è anche chiesto il sequestro e l’oscuramento del servizio giornalistico e dei post su facebook o altri social in quanto costituenti corpo del reato”.

Nota – Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Il contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione.
In relazione alla descrizione di specifici interventi nel presente comunicato stampa, le persone deferite all’Autorità giudiziaria sono da ritenersi presunti innocenti fino a un definitivo accertamento di colpevolezza in successiva sede processuale.
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