Consumi, Enna in coda in Sicilia, “qui si spende meno”

Nel 2022 la spesa complessiva in beni durevoli in Sicilia è scesa del 2,7% a 4 miliardi e 78 milioni di
euro in totale. I dati del 29° Osservatorio Findomestic evidenziano come la performance siciliana sia
allineata alla media nazionale, ma al contempo migliore rispetto a quella del Mezzogiorno (-3,7%).

Enna spende meno nei beni durevoli

Enna è la provincia siciliana (terz’ultima in Italia) con la minor spesa complessiva in beni durevoli: 119 milioni di euro, -3,9% nel 2022. Il mercato auto nuove vale 15 milioni di euro, il 17,5% in meno sul 2021 e quello dell’usato oltre il doppio: 32 milioni (-5,7%). L’Osservatorio Findomestic ha rilevato, inoltre, l’11,1% di spesa in più nel settore motoveicoli che non supera i 3 milioni di euro. Nel mondo casa 1% di spesa in meno per gli elettrodomestici (11 milioni di euro in totale), 8,8% in meno per l’elettronica di consumo (5 milioni) e 8,3% in meno per l’infomation technology (4 milioni). Migliore la tendenza per i mobili che hanno visto un incremento del 3,3% a 34 milioni di euro. Telefonia in lieve calo (-0,7%) a 14 milioni di euro in totale.

La forbice in Sicilia

Se Ragusa è la provincia siciliana con il reddito medio più elevato (19.958 euro per abitante), si colloca invece al terz’ultimo posto in regione per variazione della spesa in durevoli: -3,4%. Come rilevato dall’Osservatorio Findomestic solo a Palermo (-1,1%, 8° in Italia), Siracusa (-1,6%), Agrigento (-1,9%)
e Trapani (-2,3%) la spesa è diminuita meno della media regionale. A portare la statistica in negativo
sono state in particolare Enna (-3,9% di spesa in beni durevoli nel 2022), Caltanissetta (-3,6%), Catania (-3,5%), Ragusa (-3,4%) e il fanalino di coda Messina dove i consumi sono scesi quasi del 5% (-4,9%) posizionando la provincia al 90° posto in Italia.

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