I 110 anni di D’Angelo, il pioniere del Centrosinistra

Erano tutti occupati i posti dell’auditorium comunale messo a disposizione dal Sindaco di Calascibetta Capizzi per celebrare i 110 anni dalla nascita del conterraneo Giuseppe D’Angelo. Quella di ieri pomeriggio è stata un’iniziativa culturale promossa dal Centro Studi “MedMez” “Napoleone Colajanni” e dal Comune di Calascibetta per ricordare la figura politica di uno xibetano doc che è riuscito a caratterizzare una fase storica ben precisa della democrazia cristiana e del suo travaglio riformatore. Studiosi, accademici, protagonisti della politica siciliana degli anni 60’ e 70’ e rappresentanti delle istituzioni locali si sono alternati con aneddoti, racconti e interpretazioni del pensiero politico di un protagonista della scena del tempo.

L’esperimento del Centrosinistra in Sicilia

Chiamato alla Presidenza della Regione nel settembre 1961, dopo la crisi del milazzismo, D’Angelo sperimentò il primo governo regionale di centro-sinistra, aprendo così le porte ad un progetto politico che fece breccia in tutto il Paese. Innovatore e paziente riformatore, D’Angelo non esitò a contrastare anche i poteri forti che regnavano le politiche pubbliche regionali, restituendo autorevolezza e responsabilità di governo al partito in cui militava. La sua richiesta di istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno mafioso, che ottenne il voto unanime dell’ARS, non passò inosservata nel panorama politico nazionale, al punto di generare dibattiti e spunti di riflessione alcuni dei quali entrati nelle agende congressuali di tutti i partiti politici del tempo.

La metanizzazione dell’isola

L’azione innovatrice di D’Angelo proseguì anche dopo la sua uscita di scena dalla politica attiva, allorquando, nominato Presidente dell’ente minerario siciliano, avviò la metanizzazione dell’isola. In quasi tutti gli interventi dei relatori non sono mancate le sottolineature circa il divario qualitativo della “politica” praticata al tempo di D’Angelo e quella contemporanea caratterizzata non solo dall’assenza dei partiti politici ma anche del collante culturale e valoriale che un tempo differenziava la comunità.

Il Centro studi “MedMez” guidato da Paolo Garofalo, ha avuto il merito di trasformare una ricorrenza in un suggestivo evento pedagogico e formativo che sarà sintetizzato in uno specifico opuscolo divulgativo e consegnato alle scuole di ogni ordine e grado.

Massimo Greco