Schlein ad Enna, “Meloni taglia fondi Pnrr per asili nido e ferrovie in Sicilia”

“Dietro il Pnrr si nascondono i destini di molte persone in questo Paese. Questo potrebbe essere il primo governo guidato da una presidente del Consiglio donna che decide di tagliare i fondi ai nidi previsti nel Pnrr”. Lo ha dichiarato la leader del Pd, Elly Schlein, a margine di un incontro a Enna, in Sicilia, sul tema dell’Autonomia differenziata.

Occupazione femminile

 “Non vogliamo starci ad un quadro in cui alcune regioni del Sud del nostro Paese vedono il record negativo di occupazione femminile. Quando mancano questi servizi fondamentali sono le donne a rinunciare a lavorare. Non lo vogliamo permettere”, prosegue. 

A rischio investimenti su ferrovie

  “Per la Sicilia – ha concluso Schlein – vuol dire perdere anche investimenti fondamentali sulle infrastrutture, si dice che possano essere a rischio gli investimenti anche sull’elettrificazione delle reti ferroviarie, quando sappiamo quante sono le criticità per quanto riguarda la mobilità in una regione come questa”.

Schlein contro autonomia differenziata

“Siamo a Enna nell’ambito di questa importante iniziativa del Pd – ha detto Elly Schlein – che vuole denunciare quali sono i rischi di questo nefasto disegno di autonomia differenziata di Calderoli. Un disegno che vuole ulteriormente spaccare il Paese, aumentare le diseguaglianze che colpiscono soprattutto il Sud di questo Paese”.

Il tema della sanità

Schlein ha sottolineato che scavalcare il Parlamento per issare i livelli essenziali di prestazioni “è un fatto gravissimo. Vuol dire mettere a rischio i diritti fondamentali delle persone, in una terra come questa. L’accesso alla sanità – ha proseguito la segretaria del Pd – l’accesso al trasporto pubblico, l’accesso all’istruzione. Il Partito democratico non ci sta e si muoverà in tutti i modi per ostacolare questo disegno. Un disegno che, peraltro, ha visto scavalcare anche le Regioni nel confronto. Ci stupisce che ci siano dei presidenti di Regione che, soltanto per la loro appartenenza politica, non contrastino questo disegno, perché è chiaro il suo effetto, tanto che abbiamo visto le dimissioni di autorevoli esperti, come Bassanini o come Amato, dalla Commissione che aveva istituito il ministro Calderoli per la fissazione dei Lep (livelli essenziali delle prestazioni). E’ evidente che dobbiamo mobilitarci contro questa autonomia differenziata”.