I tesori di Morgantina, la storia del loro ritrovamento va a teatro

La storia del ritrovamento dei tesori di Morgantina diventa un’opera di teatro sociale. Un lavoro dell’autore e regista Marco Savatteri in scena, domani, alle 19:30, all’interno di “Morgantina Rivive”, la
rassegna dell’Archeoclub Aidone-Morgantina di cui Savatteri è direttore artistico dal 2022 e che da 17 anni, ogni estate, fa rivivere l’antica città di Morgantina con rappresentazioni e performance nell’area
archeologica.

Il lavoro del magistrato

“Di nuovo Dea – La vera storia dei tesori ritrovati” – 17^ edizione di Tra mito e storia Morgantina rivive – è opera originale ispirata al libro “Caccia ai tesori di Morgantina” del giudice Silvio Raffiotta, che condusse l’inchiesta sui beni trafugati – e ricostruisce la storia dei tesori di Morgantina trafugati dai tombaroli e finiti, attraverso il mercato clandestino, in America. Lo spettacolo coinvolge alcuni dei protagonisti della
battaglia civile che ha accompagnato il lungo iter giudiziario per riportare “a casa” le opere, coinvolgendo
un’intera comunità. “Una storia a lieto fine ma non finita – dice Savatteri – perché c’è molto da fare per
riscoprire il valore del nostro patrimonio culturale e del nostro passato.” Da febbraio 2023, per ogni mese,
Savatteri ha lavorato con un gruppo di cittadini volontari aidonesi, portando con sé la sua squadra di docenti e attori, per sperimentare una nuova formula di teatro sociale coordinato dall’Archeoclub. L’idea di mettere in scena la vera storia di Morgantina ritrovata è nata dalla risposta della cittadinanza.

L’idea

Al primo incontro del corso teatrale Savatteri trova davanti a sé cittadini di tutte le età, ragazzini, adulti, anziani che gli raccontano particolari inediti di quella vicenda. Da qui l’idea di realizzare un’opera originale proprio sulla storia dei tesori di Morgantina e di rendere personaggi e protagonisti in teatro le stesse persone che hanno vissuto e contribuito a scrivere quella storia. Il focus del lavoro teatrale si concentra sul ritrovamento degli Acroliti, sculture in marmo trafugate dai tombaroli nel 1979 e finite in America. Il giudice Raffiotta, attraverso il suo libro “Caccia ai tesori di Morgantina”, è l’ispirazione primaria, la radice di tutto il dramma.

Durante gli incontri teatrali, però, Savatteri ritrova (e mette letteralmente in scena) la docente Lilia Raffiotta che, nel ’94, con i suoi alunni scrisse una lettera al magnate belga-americano Tempelsman, che aveva acquistato gli Acroliti, chiedendone la restituzione. Una lettera finita sui media che commosse tutti. Con lei sul palco anche uno degli studenti di quella classe: Simone Caristia, oggi poco più che trentenne, nella parte dell’archeologo. In scena anche i ricordi dell’82enne Enza Minoldi, che ha seguito da cittadina l’intricata vicenda e che ha partecipato a tutti gli incontri. E ancora: i racconti di Vincenzo Camiolo, Angelo Drago, Giusy Chiaramonte, Maria Rosaria Restivo e Sara Minicleri, componenti dell’Archeoclub, per un totale di 30 artisti di ogni età sul palco, affiancati da nove attori professionisti di Savatteri Produzioni.

Il sentimento della comunità

Lo spettacolo racchiude il sentimento e la storia di una comunità intera, ricostruendo così gli avvenimenti, ricordando il “curtiglio” della gente che fin dagli anni ‘70 ad Aidone faceva circolare leggende e avventure incredibili su tesori ritrovati, tombaroli esperti e più veloci di Lupin, fughe all’estero fino all’inchiesta giudiziaria che fece diventare il caso di Morgantina famoso nel mondo. “Una grande scommessa – dice Marco Savatteri – che vuole essere testimonianza per le nuove generazioni. Perché, questo bisogna ammetterlo, a volte i tombaroli, i grandi musei stranieri e le persone di altri continenti hanno dato più valore di noi siciliani ai nostri tesori. E adesso che i reperti hanno fatto ritorno a casa non bisogna cullarsi, né dimenticare il senso di questa incredibile storia vera!”.

La presidente Archeoclub di Aidone, Maria Calcagno: “Ci auguriamo che sia un anno speciale: per la prima
volta raccontiamo la gloria di Morgantina antica attraverso una storia contemporanea, nostra, vissuta e
amata da tutti noi aidonesi: una storia che ci rende orgogliosi protagonisti di un amore vero per la Cultura e per le nostre radici”.


Angela Rita Palermo