Minacce alle ex compagna, ennese ai domiciliari, evitato nuovo caso di femminicidio

Gli agenti della Squadra mobile di Enna hanno eseguito una misura cautelare nei confronti di un uomo, ennese, accusato di stalking e violenza privata ai danni della sua ex compagna. Si tratta, come disposto dal gip di Enna, di un aggravamento, per cui l’uomo, avendo violato il divieto di avvicinamento nei confronti della vittima, è stato condotto nella sua abitazione, agli arresti domiciliari.

Il femminicidio a Troina

Una vicenda che fa tornare alla mente il caso di femminicidio a Troina, con la morte di una 56enne, uccisa, secondo i magistrati ennesi, dall’ex marito con 3 colpi di pistola.

La denuncia

La donna aveva presentato una denuncia per atti persecutori subìti ad opera del suo ex compagno, dichiarando che la relazione con quest’ultimo, durata circa nove mesi, era terminata a causa dell’atteggiamento ossessivo che aveva manifestato nei suoi confronti, impedendole di frequentare le amiche, tempestandola di telefonate dal contenuto molesto e disturbandola anche in orari notturni.

Le minacce ed i pedinamenti

Inoltre, la vittima aveva denunciato che, dopo aver comunicato all’uomo la volontà di chiudere la relazione, quest’ultimo si era anche fatto trovare sotto casa sua, davanti i locali frequentati e dinanzi il luogo ove lavorava, tentando in tutti i modi di parlare con lei, arrivando anche ad aggredirla verbalmente e a tempestarla di telefonate e messaggi, anche sui social, contravvenendo altresì all’ammonimento frattanto adottato dal Questore della provincia di Enna. A fronte di ciò, il Gip ennese aveva emesso la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla vittima.

Le persecuzioni

Senonché, nei giorni scorsi, la donna ha rappresentato al personale della Squadra Mobile ennese che il suo ex compagno aveva ripetutamente trasgredito le prescrizioni impostegli con la suddetta ordinanza, recandosi più volte presso il locale dove lavora, addirittura urlando al suo indirizzo parole offensive, in altri casi osservandola da un distributore automatico collocato nelle vicinanze ove presta l’attività lavorativa.

Le ragioni dell’aggravamento della misura

“Gli elementi raccolti hanno indotto la Procura di Enna a chiedere al GIP l’aggravamento della misura in atto a carico dell’uomo il quale, dopo essere stato rintracciato da personale della Squadra Mobile, è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari. Il risultato raggiunto, frutto dell’incessante attività svolta dagli operatori della Polizia di Stato nei confronti dei quali la donna ha riposto fiducia, ci si auspica possa essere di esempio per tutti coloro che subiscono violenze che non hanno il coraggio di denunciare.

“Denunciate”, l’appello del questore di Enna

Il Questore della Provincia di Enna ha espresso massima soddisfazione per l’esito dell’indagine condotta dalla Squadra Mobile di Enna, invitando le vittime di reati così odiosi a denunciarli prima possibile, in modo da consentire agli investigatori di agire rapidamente, assicurando una piena ed immediata tutela alle vittime.