Carcere con pochi agenti penitenziari, la protesta, “siamo allo stremo”

I sindacati della Polizia penitenziaria hanno organizzato un sit in davanti al carcere di Enna per denunciare le gravi carenze di organico. A partecipare alla protesta sono stati Sappe, Osap, Uil- Pa, Uspp, Fns- Cisl, Cgil – Fp, Fsa- Cnpp, si sono dati appuntamento davanti la casa circondariale mentre una delegazione dovrebbe incontrare il prefetto di Enna.

“Siamo allo stremo”

“Siamo alla stremo – dicono i rappresentanti sindacali – pochi agenti che non riescono a coprire i turni, problemi per la sicurezza, turni massacranti di 12 ore e problemi di sicurezza personale a causa dei tanti detenuti con problemi psichiatrici che adesso affollano il carcere . A rischio anche tutte le attività, dalla scuola ai corsi professionali”. I sindacati denunciano che la pianta organica redatta dal Ministero è sottodimensionata perché non risponde alle esigenze del numero di detenuti presenti ad Enna.

I problemi e le loro conseguenze

Le difficoltà di un carcere con pochi agenti penitenziari sono molteplici e possono avere un impatto significativo sul funzionamento del sistema penitenziario. Con un numero limitato di agenti, può essere difficile garantire una sufficiente copertura per i turni di lavoro. Questo può portare a un sovraccarico di lavoro per gli agenti presenti, causando stress, fatica e una minore efficacia nella gestione del carcere.

Il nodo sicurezza

La scarsa presenza di agenti penitenziari può compromettere la sicurezza all’interno della struttura. Con meno personale a disposizione, è più difficile gestire situazioni di emergenza, prevenire atti di violenza e controllare i detenuti in maniera adeguata. E poi, come sottolineato dai sindacati, i turni massacranti: lavorare in un ambiente carcerario può già essere estremamente impegnativo, ma con un numero limitato di agenti, i turni di lavoro spesso diventano massacranti. Gli agenti possono essere costretti a lavorare straordinari frequenti e a lunghe ore di lavoro, compromettendo la loro salute e benessere.

In generale, la presenza limitata di agenti penitenziari può portare a un deterioramento delle condizioni all’interno delle carceri, mettendo a rischio la sicurezza e la stabilità della struttura. È quindi fondamentale garantire un numero sufficiente di agenti per affrontare queste sfide in modo efficace.