Dissesto a Leonforte, le carte su presunti “trucchi” nel bilancio

Sarebbero state taroccate le previsioni di entrata e di spesa del Comune di Leonforte, al punto da creare il dissesto finanziario dell’ente. Queste le accuse formulate dalla Procura di Enna che ha chiesto il rinvio a giudizio per 14 persone, tra cui due ex sindaci.

Le carte degli inquirenti

Ci sono le carte, acquisite dai militari della Guardia di finanza di Enna, che evidenzierebbero il danno causato alle casse pubbliche. Prendendo in esame il 2016, uno degli anni finiti sotto la lente di ingrandimento delle Fiamme gialle, gli inquirenti scrivono che sarebbero state indicate delle “previsioni di entrata false e non motivate, nonostante fossero noti i dati relativi alle annualità precedenti, in ordine ai medesimi capitoli, falsità poi effettivamente confermata a consuntivo 2016”.

Per i magistrati ed i finanzieri, il responsabile del Servizio economico e finanziario, Nicolò Costa, avrebbe dato il suo via libera nonostante fosse “in possesso dei dati contabili relativi agli esercizi precedenti”, e consapevole “che tale schema di bilancio era stato formulato contravvenendo al principio di veridicità”

Le previsioni di spesa

Oltre ad alterare le entrate, secondo gli inquirenti, sarebbero state ritoccate le previsioni di spesa, “con particolare riguardo agli insufficienti stanziamenti in bilancio per la fornitura idrica e di energia elettrica, per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, alla sottostima dei debiti scaturenti dai rapporti con le partecipate e segnatamente con AcquaEnna spa, con Ato Ennauno in liquidazione e con la società di regolamentazione dei rifiuti Srr, nonché alla mancata previsione della copertura dei debiti fuori bilancio esistenti”.

Il periodo tra il 2015 ed il 2019

Lo stesso schema, dalle carte degli inquirenti, appare negli anni successivi, fino al 2019 e comprendente anche il 2015 accumulando “deficit finanziario di quasi 6 milioni di euro”.

Richiesta di rinvio a giudizio per 14

Questi gli indagati per cui è stato chiesto il rinvio a giudizio: gli ex sindaci Francesco Sinatra e Salvatore “Carmelo” Barbera. Gli ex assessori Angelo Leonforte, Rosa Maria, Domenico Livolsi e Rosa Elena Pedalino, e l’ex revisore dei conti Loredana Rizzo di Agira, Nicola Costa, Responsabile del Servizio economico finanziario dell’ente. Ed ancora gli ex assessori Nino Ginardi, Cinzia Cammarata e Nino Lo Pumo;  gli ex revisori dei conti Eustachio Cilea di Bagheria, Rossano Maurizio Giuseppe Castronovo di Racalmuto e Graziano Viola di Alcamo.