Crollano le abitazioni a Enna, area transennata, “noi prigionieri in casa”

E’ paradossale la vicenda di alcuni residenti di via Sant’Elia, ad Enna, le cui vie di ingresso e di uscita sono chiuse, per via della presenza delle transenne, a monte ed a valle, a seguito del crollo di alcune abitazioni.

L’ultimo cedimento

L’ultimo cedimento è avvenuto la settimana scorsa, per via del distacco di un masso da un appartamento disabitato da anni che ha costretto i residenti a chiedere l’intervento degli agenti della Polizia municipale e dei vigili del fuoco, i quali, al termine degli accertamenti, hanno transennato la zona, “sia nella parte inferiore per evitare il parcheggio delle auto, sia in quella superiore” racconta a ViviEnna un residente, che, entra nello specifico del disagio.

La testimonianza

“Più avanti a dove si è verificato martedì scorso il cedimento, c’è una salitella, dove vi sono – dice ancora il residente di via Sant’Elia – altre case disabitate e da una di questa è caduto un masso, circa un anno e mezzo fa, per cui anche in questo caso è stata transennata una porzione di strada”.

Ingresso ed uscita transennati

In sostanza, alcuni residenti vivono in mezzo alle abitazioni che hanno subito dei cedimenti, per cui, in teoria, non potrebbero muoversi da lì, essendoci transenne su due direttrici, di ingresso e di uscita.

“Siamo prigionieri”

“Accade che viviamo in mezzo, per cui non potremmo né entrare e né uscire. In sostanza, se non sposto le transenne non posso uscire di casa. Siamo chiusi a casa ma cosa dobbiamo fare? Non usciamo per andare a lavorare? Ed i bambini? Non li portiamo a scuola? E’ veramente una situazione surreale, per cui chiediamo un intervento immediato da parte delle istituzioni perché, comunque, il pericolo per la nostra incolumità è serio”.

Il censimento del Comune di Enna

Quello del cedimento delle case disabitate non è certamente un fenomeno isolato, nei mesi scorsi si sono verificati due episodi. Il Comune, con l’assessore ai Lavori pubblici, Francesco Allora, dopo l’ultimo caso, aveva assicurato che si sarebbe provveduto, attraverso gli uffici del Municipio, a compiere un censimento sulle abitazioni a rischio crollo.