Palazzina crollata, immobile “marcio” e senza manutenzione

Il crollo della palazzina di via Sant’Onofrio, ad Enna, è stato causato da uno stato precario dell’immobile, come emerge in una prima ricostruzione dei vigili del fuoco. I soccorritori, insieme ai tecnici del Comune, sono stati impegnati per tutta la giornata alla messa in sicurezza dell’edificio, il cui cedimento ha minacciato l’incolumità dei residenti delle case vicine.

Deterioramento strutturale

La cattiva manutenzione è tra le cause principali del cedimento di immobili, senza di essa, come spiegano i professionisti del settore, i materiali, con cui è stata edificata una abitazione, possono deteriorarsi nel tempo. Inoltre, cosa abbastanza importante, le fondamenta rischiano seriamente di indebolirsi, le pareti creparsi e i materiali di supporto decadere. Questo indebolimento strutturale può portare a un crollo improvviso.

Le altre cause

In generale, ci sono altre ipotesi che possono portare al crollo delle palazzine, tra queste la mancata manutenzione degli impianti elettrici o idraulici: se non rilevati e riparati tempestivamente, possono danneggiare la struttura dell’edificio e portare a situazioni pericolose. Ad esempio, un malfunzionamento dell’impianto elettrico potrebbe causare un incendio, mentre una tubatura idraulica rottura potrebbe portare a danni alle fondamenta.

Nel conto vanno messe anche le infiltrazioni d’acqua che, se non individuate e risolte prontamente, possono causare danni significativi alla struttura dell’edificio L’acqua che penetra attraverso il tetto, le pareti o le finestre può causare marciume del legno, corrosione dei metalli e deterioramento dei materiali da costruzione. Questo può indebolire seriamente l’edificio e portare a un potenziale crollo.