Scuola, no degli studenti a dimensionamento, flash mob e proteste in piazza

Gli studenti ennesi dicono no al piano di dimensionamento scolastico, approvato nei giorni scorsi dalla Conferenza provinciale per l’organizzazione della rete scolastica. E così hanno deciso di protestare: si comincia oggi tra le 13 e le 14 con gli alunni del Liceo classico Napoleone Colajanni che organizzeranno un flash mob.

I due poli ad Enna

Il piano di dimensionamento ha previsto l’accorpamento di alcune scuole nel capoluogo con l’istituzione di due poli: uno liceale, con il liceo classico Napoleone Colajanni, il liceo scientifico “Farinato” e il linguistico ‘”Abramo Lincoln”, e l’altro tecnico-professionale con una parte dell’Abramo Lincoln  e  l’istituto Federico II, che comprende sia l’alberghiero che il ramo meccanico e la moda.

Proteste in piazza

Le proteste proseguiranno nella giornata di lunedì, per cui si annunciano giorni caldi per le scuole, nonostante le temperature sempre più basse.

La lettera al sindaco di Enna

Gli studenti del liceo scientifico Farinato hanno scritto al sindaco di Enna e ai consiglieri comunali per sottolineare il fatto che il comune di Enna, rientrando tra quelli montani, ha  indici di riferimento per gli istituti di istruzione di secondo grado che possono essere ridotti fino a 400 alunni a scuola “Basterebbe una semplice visita alle scuole, per vedere quanto siano diverse le realtà vissute ogni giorno nei vari istituti. Ognuna di queste ha pari diritto di essere rappresentata e di autodeterminarsi” –  scrivono nel documento gli alunni del Farinato che chiedono che non venga attuato il provvedimento di accorpamento.

La proposta dei sindacati

Il rischio concreto è quello che, a seguito dell’accorpamento, vengano azzerati posti dei lavoro  Sulla vicenda si sono espressi anche i sindacati  della Cisl Flc, CGIL e Uil che in un assemblea sindacale, che si è tenuta al liceo Lincoln, all’unanimità hanno approvato un documento nel quale si sostiene la possibilità di un accorpamento del liceo scientifico Farinato con il professionale Federico II, entrambi con sede ad Enna. Questo, tra l’altro, eviterebbe lo smembramento del Lincoln, che ha una sede anche ad Agira, in tre tronconi.

Gli altri accorpamenti

Il piano prevede nel dettaglio: a Barrafranca il “Bosco” accorpa I.C Europa; a Troina Omnicomprensivo Bosco Maiorana accorpa l’Istituto Borgo; a Nicosia l’ istituto comprensivo Carmine accorpa il san Felice;  ad Agira il “Fortunato Fedele” accorpa la sede distaccata dell’ “A. Lincoln di Agira.

Non ha, invece, trovato il consenso dell’assemblea la proposta riguardante accorpamento dell’istituto comprensivo Giustisinopoli di Agira con l’istituto Ingrassia di Regalbuto, l’unico che riguarderebbe due comuni differenti con notevoli problemi di viabilità e di collegamenti. Su quest’ultima proposta lo stesso Provveditore si è detto fiducioso di ottenere il consenso a non provvedere al dimensionamento.

I dubbi della Uil

Solleva più di un dubbio Angelo Salamone, esponente della RSU-UIL Scuola, in merito alla composizione dei rappresentanti dei dirigenti, docenti, genitori e personale Ata, nella Conferenza provinciale per il dimensionamento della rete scolastica. Il rappresentante sindacale, in sostanza, sostiene che nella scelta di quella componente è stato cospicuo il peso di Piazza Armerina e pone questo interrogativo a Filippo Ciancio, il dirigente dell’Ufficio scolastico di Enna.

“Tagliati fuori altri Comuni”

“La domanda che poniamo al dottor Ciancio – scrive Angelo Salamone – viene spontanea: quali criteri sono stati utilizzati per la scelta della componente in rappresentanza dee dirigenti, docenti, genitori e ATA? Emerge che su 6 componenti, 4 risultano lavorare o risiedere a Piazza Armerina, compreso lo stesso Ciancio. Una scelta che ha lasciato senza alcuna rappresentanza comuni come Leonforte, Nicosia, Troina”.