Il futuro della scuola Pavone, bufera social a Valguarnera

Bufera social tra il consigliere di opposizione Angelo Bruno e la sindaca Francesca Draià. Accuse, contraccuse, repliche, controrepliche: oramai il web è diventato anche il mezzo principale di comunicazione per fare politica che rischia ormai di essere stancante.

Il caso del refettorio

Oggetto del contendere questa volta, il refettorio dell’istituto Angelo Pavone che ancora l’amministrazione non ha deciso se concederlo o meno ai piccoli alunni del tempo prolungato. E non si sa quando lo deciderà, considerato che la sindaca ha dichiarato che non ci sono tempi certi, di voler riflettere sulla questione e di volersi prendere tutto il tempo necessario. La soluzione non è semplice visto che in campo c’è un’altra opzione: la collocazione in quei locali del piano terra della biblioteca comunale, la cui richiesta è arrivata, attraverso una mozione, da una parte dei suoi consiglieri di maggioranza.

La protesta dei genitori

Il problema, come è noto era venuto a galla il mese scorso allorquando decine di genitori ed alunni hanno manifestato in modo civile tutto il loro dissenso davanti ai cancelli della scuola.

La posizione della sindaca

La sindaca nella sua diretta di giorni fa, rispondendo proprio al consigliere Bruno aveva annunciato che ancora non era stata presa alcuna decisione in merito, perché prima ci sono altre cose più importanti e che comunque sarà compito dell’amministrazione a tempo debito di fare una scelta. Non solo, ma la stessa prima cittadina aveva accusato il consigliere Bruno e gli altri consiglieri di opposizione di non aver
approvato in una delle sedute precedenti del consiglio comunale il Piano biennale dei beni e servizi che contemperava la mensa scolastica e il trasporto.

La replica di Bruno

Per il consigliere Bruno in controreplica, quelle della sindaca sono “bugie, bugie, bugie” invitandola a dire le cose come stanno in un confronto pubblico. “Ho inviato- chiosa Bruno- una lettera alla sindaca per avere delucidazioni sulla mensa all’Angelo Pavone ma non mi ha risposto personalmente ma tramite
un comunicato stampa. La prima bugia che ha detto la sindaca è che ancora non ha preso una decisione sulla mensa, omettendo di dire però che i suoi consiglieri comunali hanno presentato una mozione
per destinare nei locali dell’Angelo Pavone la biblioteca comunale. La seconda bugia è quella di cercare di strumentalizzare il sottoscritto dicendo che ho votato contro il piano biennale dei beni e servizi. Si è
vero, abbiamo votato contro perché in quel piano mancava una cosa fondamentale, l’acquisto di una pesa dei rifiuti, considerato l’alto costo per lo smaltimento, che l’amministrazione non ha accolto. Ho detto pure di ripresentare il piano ma da quell’orecchio non ci ha sentito”.

Lo scontro in Consiglio

“Perché dovrei ripresentate il piano- replica la sindaca- visto che l’hanno bocciato la prima volta? Si assumano adesso le loro responsabilità.” La replica è arrivata ieri sera in consiglio dallo stesso
Bruno: “Se la sindaca non avvia la mensa per punire l’opposizione, vuol dire che stravolgeremo il Bilancio e troveremo i soldi. Garantisco io.”

Il problema resta

Ma il problema c’è, esiste e permane. Sta di fatto che ancora gli alunni non hanno un posto dove sedersi a tavola per il pranzo, se non nei banchetti ove per tante ore fanno lezione. “E’ giustificabile –si chiedono i genitori- sottrarre dei locali agli alunni per destinarli ad altro scopo? L’altro giorno una madre incontrandoci ha manifestato tutto il suo disappunto dicendoci, se possa essere normale che in un
istituto nuovo, ricostruito di di sana pianta, i locali del piano terra deputati allo scopo, possano essere destinati a tutt’altro.

Rino Caltagirone