Enna-Cronaca

Esperti informatici contro Asp, “tagliati fuori da stabilizzazione”

Sostengono di essere stati estromessi dal piano di stabilizzazione dell’Asp di Enna e contestualmente affermano di essere stati beffati dalla stessa azienda perché in due recenti avvisi sarebbero stati tagliati fuori.

La lettera a Regione e deputazione

E’ la protesta di un gruppo di esperti informatici che ha scritto ai vertici della Regione, tra cui al presidente, Renato Schifani, ed alla deputazione regionale e nazionale ennese.

“Fuori dalla stabilizzazione”

Secondo quanto emerge nella ricostruzione degli esperti informatici, quasi un anno fa, esattamente il 28 febbraio dello scorso anno, non gli venne prorogato “il contratto libero professionale” mentre ne beneficiarono gli amministrativi “ai fini della stabilizzazione, come previsto dal Protocollo per le stabilizzazioni del personale”.

Infatti, nella tesi degli scriventi, questo piano “prevedeva di prorogare i rapporti in essere, per il tempo necessario alla conclusione delle procedure di stabilizzazione, in presenza dei requisiti di legge ed in coerenza con il fabbisogno del personale” si legge nella lettera.

Il loro ruolo nel periodo del Covid-19

Nello stesso documento inviato alla Regione, gli esperti informatici rivendicano il ruolo importante svolto nella fase drammatica del Covid-19. “Infatti, l’intento del legislatore, nel definire le procedure di stabilizzazione, era proprio quello di premiare l’impegno e lo sforzo profuso dal personale precario in un momento di grande emergenza sanitaria” scrivono gli informatici.

La beffa

Gli stessi informatici ritengono di essere stati anche beffati dall’Asp di Enna. “Ad oggi l’Azienda non solo non ha risposto alle legittime richieste di spiegazioni circa il mancato rinnovo dei contratti, per il raggiungimento – scrivono nella lettera – dei 18 mesi ai fini della stabilizzazione, ma ha indetto due avvisi per attività progettuali nell’ambito del PSN e PNRR, che mortificano e penalizzano ulteriormente gli scriventi, poiché viene richiesto come requisito specifico di partecipazione, 24 o 18 mesi di servizio, prestati presso il SSN”.

E così, “il mancato rinnovo dei contratti, si appalesa, dunque, pregiudizievole e di grave nocumento per gli scriventi e di sfavore rispetto ad altri lavoratori, che in situazione analoga, continuano a lavorare e
possono partecipare alle procedure di stabilizzazione” denunciano gli informatici.

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Gaetano Scariolo