Territorio ennese frazionato, “manca strategia comune”

“Non c’è una strategia comune nella provincia di Enna. Basta vedere quanto sta accadendo con alcune unioni dei Comuni, come quella di Troina, che accorpa 14 enti, mentre Enna è finita in un’aggregazione con la provincia di Caltanissetta”. Lo afferma Totò Puglisi, responsabile della Rete di impresa Sicilia, che analizza, in modo impietoso, la situazione politica, amministrativa ed economica del territorio ennese, ai suoi occhi ormai frazionato in più aree che perseguono strade ormai diverse.

L’esperienza del Forum Enna 2030

“Eppure c’è stata un’opportunità che si era concretizzata con il Forum Enna 2023” dicono in coro Puglisi, Carlo Garofalo, presidente provinciale dei Comitati cittadini ennesi, e Salvatore La Terra, presidente associazione Mondo operaio, “che era nato con l’idea di pianificare una strategia comune per tutto l’Ennese, sfruttando le opportunità del Pnrr, degli altri fondi europei e della Zes”.

“Il Forum era composto dai Comitati cittadini ennesi, dalle associazioni delle imprese e degli operai e si era riusciti a fare sedere attorno allo stesso tavolo, i sindaci dei Comuni dell’Ennese, i sindacati, alcune associazioni datoriali”.

L’incarico al sindaco di Enna

Nel settembre del 2021, in occasione di un incontro ad Enna, si costituì un Comitato di coordinamento delle attività, contestualmente furono istituiti dei tavoli tematici che coincidevano con gli obiettivi posti dal Pnrr. Per presiedere questo Comitato fu scelto il sindaco di Enna, Maurizio Dipietro. “Abbiamo insistito che il portavoce fosse il sindaco Dipietro ma stiamo ancora aspettando la convocazione dello stesso Comitato” spiegano Garofalo e Puglisi.

La carenza di infrastrutture

Gli ideatori del Forum Enna 2030 ritengono che la vera prima emergenza siano le infrastrutture, vero tallone di Achille del territorio.

La strategia

“I settori su cui intervenire sono le infrastrutture, soprattutto – spiegano Puglisi e Garofalo – le strade che sono penalizzanti sia per le imprese sia per gli stessi cittadini che si spostano da un Comune ad un altro. Inoltre, l’idea, attraverso il Forum, era di accertare quali Comuni potessero avere delle stesse vocazioni su cui poi concentrare le attenzioni e le risorse. E’ di tutta evidenza, tanto per fare un esempio, che Aidone e Piazza Armerina hanno in comune il turismo, per via dei tesori storici. E così via per gli altri. Il piano era di avere prima un quadro chiaro delle esigenze per poi far convergere le risorse in modo strutturato”.

Lo spopolamento

L’altra vera emergenza è lo spopolamento del territorio, conseguente ad uno stato economico piuttosto precario. “La politica è troppo interessata dagli interessi elettorali e sta perdendo di vista – dice Puglisi – le esigenze del territorio. Vuole un esempio? La provincia di Enna si compone di 164 mila abitanti, di cui in prevalenza sono pensionati. Le imprese sono costrette a chiudere, fortunatamente l’Università ci ha consentito ancora di tenere”.

“Si procede per ordine sparso”

“Il Forum, nelle sue intenzioni, avrebbe avuto il compito di mettere insieme tutte le risorse, umane ed economiche, per pianificare le strategie dei prossimi anni, che, magari, possono coincidere con quelle di altri territori regionali. Invece, si è scelto di andare per ordine sparso” conclude Totò Puglisi.