Telenovela bilancio, nuovo no dei Revisori, i conti non tornano

Il collegio dei Revisori dei Conti esprime ancora una volta parere “non favorevole” sugli schemi di bilancio elaborati dalla Giunta comunale e che riguardavano le misure correttive da apportare per la stesura ed
approvazione dei due documenti (rendiconto di gestione 2022 e bilancio di previsione 2023-2025).

Le strade del commissario

Adesso la decisione definitiva spetta al commissario ad acta che dopo aver concesso alla Giunta un ultimatum, dovrà decidere il da farsi. Se concedere una ulteriore proroga alla Giunta o adottare egli i due schemi e passarli al Consiglio Comunale. Il collegio dei revisori, come si ricorderà, sui due documenti contabili aveva espresso già parere negativo nella seconda decade di dicembre scorso, e chiamato ancora ad esprimersi dopo le modifiche apportate dagli uffici finanziari, ha ribadito ancora parere “non favorevole”.

Il nodo dei residui

Le misure correttive riguardavano in particolar modo il “riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi”. I residui attivi sono somme accertate e non riscosse entro il termine dell’esercizio, mentre quelli passivi sono somme impegnate e non pagate entro il medesimo termine. Essi costituiscono poste importantissime del rendiconto di gestione, i cui dati vengono trascritti nel Bilancio di previsione. E se questi residui non sono certi, come nel caso specifico, diventa un problema. Alcuni di questi riguardano crediti di dubbia esigibilità di esercizi passati che secondo il parere espresso dai revisori dovevano essere stralciati o debiti che non sono stati pagati nei termini previsti. Per alcuni di essi “l’organo di Revisione richiama l’attenzione affinché si avvii l’istruttoria per la ricerca delle eventuali responsabilità che hanno portato a riaccertare minori 6 residui attivi e insussistenze degli stessi per tali importi, raccomandando all’ente di trasmettere, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 23 comma 5 della Legge 289/02, gli atti alla competente Procura della Corte dei Conti entro i termini di legge”.

I conti che non tornano

Nella fattispecie, i residui attivi ammonterebbero a 5 milioni 313 mila mentre i passivi a 4 milioni 108 mila e secondo l’analisi effettuata dal collegio le correzioni apportate risulterebbero ancora una volta
insufficienti ed inefficaci. Adesso il Comune rischia veramente grosso ed una soluzione va trovata se non si vuol rischiare la procedura di dissesto. Bisogna vedere cosa stabilirà il commissario ad acta Daniela
Leonelli, soprattutto alla luce del nuovo stop imposto dai Revisori e che aveva dato alla Giunta comunale come termine ultimo per l’approvazione il 12 febbraio. E cosa farà successivamente il Consiglio
Comunale ove i due documenti dovranno approdare. C’è da dire però che nei giorni scorsi gli uffici finanziari nel chiedere una ulteriore proroga, avevano proposto il ripianamento del disavanzo contabile in
più esercizi avvalendosi dell’art. 243 bis del TUEL.
Rino Caltagirone