Voto del bilancio, Draià chiede proroga al commissario

La sindaca Draià, congiuntamente al responsabile del settore finanziario Vittorio Giarratana e al segretario comunale Maria Cristina Pecoraro, chiede al commissario ad acta Daniela Leonelli una ulteriore proroga per l’approvazione dello schema di Bilancio 2023-2025 e del Conto consuntivo 2022, da parte della Giunta.

Il commissario ed il suo ultimatum

Il commissario dopo aver concesso già 2 proroghe e reiterati inviti a far presto, nei giorni scorsi aveva dato l’ultimatum per presentare i due importantissimi documenti contabili entro e non oltre il 12 febbraio, con l’avvertenza che se non avessero adempiuto, la mattina successiva li avrebbe adottati lei, così come prevede la legge in materia della Regione Siciliana.

L’invito della sindaca

La sindaca e i due vertici comunali- così come è scritto nell’invito alla dottoressa Leonelli- hanno chiesto l’ulteriore proroga “stante che da un più approfondito esame dei residui emerge un disavanzo tale da non potere essere ripianato ricorrendo alle norme ordinarie per la quale ragione si conferma l’orientamento dell’Ente di aderire alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, ex art. 243-bis del TUEL”. Per quanto riguarda invece il Conto consuntivo 2022 considerato- riporta la nota- “che l’approvazione del rendiconto determina il venir meno dell’obbligo di deliberare il bilancio di Previsione dell’esercizio in oggetto, si chiede che venga assegnato alla Giunta come da norma, il termine per l’approvazione dello schema di rendiconto a decorrere dalla data di deposito del parere dei revisori e non dal 12 febbraio.”

Il consigliere Speranza

Insomma, quello della sindaca e dei due vertici comunali è un grido disperato al quale non si sa se ancora il commissario ad acta potrà benevolmente ascoltare. Pesante la dichiarazione del consigliere di opposizione Giuseppe Speranza che sostiene che in presenza dell’art. 243 bis si sia già alla vigilia del predissesto finanziario. “Ecco- afferma con rabbia- il triste epilogo dopo 9 anni di sconcertante gestione politica e amministrativa. In prossimità del carnevale cadono le maschere di improbabili personaggi che condannano l’Ente al naufragio”.

Rino Caltagirone