La questione rifiuti e le distanze al Comune

La questione rifiuti continua a tenere banco al Comune di Enna, in cui le posizioni rimangono distanti. Da una parte il sindaco Di Pietro che ha proposto il rinnovo dell’affidamento diretto del servizio di gestione dei rifiuti alla società EcoEnnaServizi, dall’altra una dozzina di Consiglieri comunali che ne hanno determinato la mancata approvazione per approfondimenti tecnici ed amministrativi.

Il parere dell’Anac

Nel frattempo il sindaco sembra avere vinto la scommessa in ordine all’esistenza del quesito dallo stesso formulato all’ANAC. Il quesito, datato 4 marzo 2024, mira a conoscere il parere dell’ANAC circa la legittimità delle modifiche apportate allo statuto della società. Alcuni Consiglieri comunali sostenevano infatti che il quesito non fosse mai stato formulato. Tutto risolto? Assolutamente no! Il quesito è carente di un aspetto fondamentale che non è stato opportunamente evidenziato dall’Amministrazione richiedente.

Le modifiche

Le modifiche statutarie sono state fatte in assenza del “controllo analogo”, funzione che non è stata mai esercitata perché mai regolamentata. Quella “sporca dozzina” di Consiglieri comunali, che non ha mai messo in discussione il buon funzionamento del servizio ad opera della società e che, però, non vuole correre rischi, soprattutto nella prospettiva di una richiesta di rinnovo per ulteriori 15 anni, vorrebbe integrare il citato quesito coinvolgendo anche la sede consultiva della Corte dei Conti.

Le avvertenze della circolare del Dipartimento regionale per l’acqua e i rifiuti del 2017, in ordine agli effetti dei decretati fallimenti della partecipate Sicilia-Ambiente ed Enna-Euno sul mantenimento del modello dell’in housing per la gestione del servizio, sono state sorvolate con troppa superficialità dai responsabili di servizio che sono stati chiamati ad attestare la regolarità tecnica della delibera in questione.

Massimo Greco

foto tratta da energia&mercato