Rugolo a Enna, “siamo preoccupati per Antonio”

La difesa di Antonio Messina, prima della decisione dei giudici del Tribunale di Enna di revocare il divieto di dimora ad Enna per don Giuseppe Rugolo, aveva manifestato la sua contrarietà, insieme al pm, Stefania Leonte, al ricorso presentato dai legali del sacerdote.

La difesa

L’avvocato Eleanna Parasiliti Molica, che assiste Antonio Messina, a cui il Tribunale ha riconosciuto la tentata violenza sessuale da parte del prelato, condannato a 4 anni e 6 mesi di reclusione, esplicita a ViviEnna le sue resistenze alla revoca della misura cautelare che consente a Rugolo di tornare in città.

“Messina è stato aggredito”

“C’è molta preoccupazione per l’incolumità di Antonio perché, nel periodo in cui il sacerdote non è stato ad Enna, si sono verificate forme di aggressioni anche pubbliche da parte di alcuni gruppi” spiega l’avvocato Eleanna Parasiliti Molica.

“Le offese in pubblico”

L’avvocato di Messina sostiene che il suo assistito, dalla cui denuncia è nata l’inchiesta della Procura di Enna, culminata nell’aprile del 2021 con l’arresto di Rugolo, è stato al centro, in pieno procedimento giudiziario, di episodi tutt’altro che piacevoli.

“Antonio è stato offeso in strada e poi di recente, come se non bastasse, è stato espulso dalla Confraternita. La nostra è una preoccupazione che nasce da queste circostanze. Ecco, direi che ci sono profili di incompatibilità ambientale”.