Nonna Giuseppa spegne 100 candeline

Un secolo di vita intenso di storie da raccontare. Belle, anche se alcune non sempre facili o piacevoli. Così, l’arzilla nonna Giuseppa Napoli (per gli amici a za Giuseppina), ha spento, ieri, a Calascibetta, le cento candeline e tagliato la torta in presenza dei due figli, Giuseppe e Giovanna Alongi, della nuora Calogera Rosso, del nipote Nicolas, e di alcuni parenti e amici.

La targa del sindaco

A festeggiare la centenaria nonnina xibetana, in rappresentanza dell’amministrazione comunale, il sindaco
Piero Capizzi, il quale ha consegnato una targa in ricordo della giornata. Un secolo di vita, vissuto nella sua Calascibetta, dove ha conosciuto anche i momenti bui della Seconda Guerra Mondiale, ma con grande dignità, insieme al suo sposo, Graziano Alongi, morto nel 2013, ha cresciuto i figli dando loro un
futuro. Casalinga, nata il 18 marzo del 1924, nonna Giuseppa, che oggi, invece, verrà festeggiata per il suo onomastico (festa di San Giuseppe), si è anche “sbracciata” per aiutare il marito che ha svolto il duro lavoro di agricoltore.

I ricordi della Guerra

Terribili i ricordi della Guerra Mondiale, quando dice: “Mangiavamo solo la cuccia, perché non si poteva macinare il frumento per fare il pane. Ricordo anche l’acqua che davamo ai militari che erano di passaggio. Noi avevamo una cisterna e prendevamo l’acqua da li per dare da bere ai soldati. Tempi brutti”. E quando le diciamo come può riassumere questi cento anni, Giuseppa dice: “Ho lavorato
sempre, aiutando anche mio marito in campagna. Tutto quello che c’era da fare, bisognava farlo. E lavoro ancora oggi, all’uncinetto”.

I regali della nonna

Grazie al suo hobby, infatti, ha pensato bene di omaggiare i partecipanti alla festa dei sui cento anni,
regalando loro delle presine da cucina che aveva realizzato all’uncinetto, con una dedica alle future generazioni: “Auguro ai giovani cento anni, ma con tanta salute”. Alla nonna Giuseppa gli auguri della comunità xibetana.

Francesco Librizzi