Turismo, pochi visitatori al Castello di Lombardia

Per un territorio come il nostro, notoriamente sprovvisto di attività produttive, le politiche turistiche legate alla valorizzazione dei beni paesaggistici, naturalistici e culturali sono fondamentali, e per questo andrebbero promosse con maggiore professionalità. Non è un caso che alcune università abbiano istituito specifici corsi di laurea in scienze del turismo per formare figure professionali capaci di concepire il turismo quale complesso fenomeno economico, sociale, di comunicazione e di dialogo interculturale, attualmente in profonda evoluzione.

I dati

Rispetto a questa premessa, in cui si colloca perfettamente il recente polverone mediatico sollevato dal Corriere della Sera sulla gestione della Villa Romana del Casale di Piazza Armerina, i 300 visitatori che si sono registrati al Castello di Lombardia dal 29 marzo all’1aprile, dai dati forniti dalla Pro Loco, sono numeri scoraggianti.

Il divieto di accesso ai bus

Tra le cause principali di questo tracollo vi è certamente il recente divieto di accesso agli autobus prima consentito nel piazzale antistante il Castello di Lombardia. L’avvio dei lavori di valorizzazione dell’antico maniero ha infatti provocato il restringimento del piazzale, così da impedire agli autobus turistici le manovre necessarie.

I malumori dei commercianti

Si poteva trovare una soluzione alternativa, a proposito di politiche turistiche? Se lo chiedono anche i commercianti che gravitano nell’area antistante al Castello di Lombardia che hanno dovuto registrare, loro malgrado, la riduzione del 50% del fatturato rispetto all’anno 2023 nella sola giornata del venerdì santo. E’ una domanda legittima alla quale se ne può aggiungere un’altra: non sarebbe più utile un sistema di transennamento mobile del cantiere di lavoro sotto la sorveglianza di un vigile urbano a ciò appositamente preposto?


Basterebbe osservare la consorella Calascibetta, che da diversi anni utilizzata giornalmente due vigili urbani, soltanto per consentire la libera circolazione veicolare all’ingresso della città.

Massimo Greco