CivEs spinge l’opposizione per la sfiducia a Dipietro

“Gli ennesi hanno ormai maturato la loro opinione: lo hanno già sfiduciato. Adesso vediamo cosa saranno capace di fare i sedici dell’opposizione a Sala d’Euno”.

La crisi politica ed i numeri in aula

E’ quanto sostenuto dal movimento politico Cives in merito alla crisi politica al Comune, culminata con le dimissioni di 5 assessori, 4 del Mpa ed uno di Italia Viva, Francesco Alloro, dimessosi nelle ore scorse dal partito di Renzi, ed il varo della nuova giunta. L’amministrazione, però, conta su una pattuglia di 8 consiglieri contro i 16 dell’opposizione, che, comunque, è eterogenea, ed a loro si rivolge CivEs per porre fine all’esperienza di Dipietro.

“Amministrazione lontana dalla città”

“Nell’ultimo quarto di secolo, questa si è rivelata – si legge nel documento di CivEs – l’Amministrazione più lontana dai cittadini. L’abisso creato da questa compagine, autoreferenziale, ombrosa e mossa dalla cultura del sospetto, ha alzato muri relazionali invalicabili che hanno tenuto a debita distanza la “comunità” impedendole ogni possibilità di interlocuzione e dialogo”.

Le alleanze del sindaco

Il movimento punta l’indice sulle fragorose separazioni degli alleati di Dipietro condite dai loro ritorni. “E’ anche l’Amministrazione meno credibile. Nove anni passati ad alimentare sospetti, a partorire rotture, riappacificazioni politiche, litigi antichi e sempre nuovi, falsità, alleanze con “nemici storici” e dichiarazioni di guerra tra “compagni di merenda”. E così il sindaco è rimasto vittima delle sue stesse logiche. E’ cascato nel “sacco” dei suoi stessi tranelli” spiegano nel loro documento gli esponenti di CivEs.

L’uso smodato del manuale Cencelli

Che accusano lo stesso sindaco di aver fatto abuso del manuale Cencelli. “Nove anni di trascuranza del percorso di cambiamento proclamato col famoso grido di “Enna Libera!”, mai messo in atto. Una presa in giro a chi ha creduto nel rinnovamento della politica, nell’emancipazione delle sue dinamiche, nelle pratiche partecipative che si sperava di adottare. Invece abbiamo assistito al peggioramento qualitativo dell’agire politico per aver esasperato certe logiche che avrebbero messo in crisi persino Massimiliano Cencelli”

“Quadro desolante”

“Ci limitiamo ad esprimere – spiegano gli esponenti di CivEs – la nostra indignazione e il nostro sconcerto, in merito al desolante quadro che, ahi noi, ci viene prospettato e lasciamo che Sindaco & C. continuino a crogiolarsi nel loro piccolo mondo ovattato, fatto di sospetti, sfiducia ed ottuse teorie numeriche su maggioranza e minoranza. Noi non ci rassegneremo mai al triste ruolo di vedere Enna spegnersi sempre più”