Cambio di sesso, prima sentenza favorevole a Enna

Il Tribunale di Enna, presieduto da Eleonora Guarnera, con a latere i giudici Giuseppe Tripi e Rosario Vacirca, ha emesso per la prima volta ad Enna, in favore di una cittadina italiana il  cambio di sesso da  femminile a maschile .

Il ricorso del legali

La sentenza del 15 aprile scorso è stata pronunciata dopo il ricorso presentato dagli avvocati Lucia Mirabella e Salvatore Timpanaro che ha accolto la possibilità di “attribuire il sesso maschile in luogo di quello femminile” ed il nuovo nome richiesto, autorizzando anche l’eventuale intervento chirurgico. Nel ricorso presentato dagli avvocati Mirabella e Timpanaro si rappresentava che la donna,  nubile e senza figli, nata con caratteri  biologici, anatomici e genitali di tipo femminile, “ha  vissuto, sin dalla tenera età, la propria identità psico-sessuale come maschile. Ha sempre dimostrato la immedesimazione nel genere percepito e vissuto in discordanza, dunque, con il sesso biologico e che tale situazione di discrepanza, tra il sesso alla nascita e l’identità di genere percepita, è sempre stata fonte di disagio e sofferenze causati dalle discriminazioni e reazioni di rifiuto provenienti sia dal contesto sociale che, soprattutto, da quello familiare”.

Accolte richieste della difesa

“Il Tribunale in una articolata motivazione, redatta dal giudice estensore  Rosario Vacirca e destinata certamente a fare giurisprudenza  ha accolto in pieno, alla stregua dei principi espressi dalla Corte Costituzionale, tutte le richieste formulate dai difensori, osservando che la connotazione sessuale femminile attribuita alla nascita si sia posta come impedimento ad una completa realizzazione personale della ricorrente” dice l’avvocato Timpanaro. Il Tribunale oltre al cambio di sesso maschile in luogo di quello femminile ha attribuito, secondo il desiderio ,  un nuovo nome maschile di origine turca che significa “capo”, “condottiero” o “sangue nobile”.