Castello chiuso, Greco (Pd), “si trovi soluzione, danno alla città”

“Ben venga la riqualificazione dell’anello attorno al Castello, ma è evidente che l’organizzazione dei lavori è carente e va rivista”. Lo afferma Marco Greco, consigliere comunale del PD sulla chiusura del Castello di Lombardia in merito ai lavori che stanno interessando l’ingresso del sito storico.

“Ci sono tre ingressi”

Greco, nella sua analisi sulla situazione del Castello, sostiene che sono stati commessi degli errori, senza i quali sarebbe stato possibile poter regolamentare gli accessi.

“Il Castello ha tre diversi ingressi. Davvero risulta impossibile – dice Greco – riprogrammare i lavori in modo tale da garantire l’accesso al maniero? Sarebbe stato più opportuno dare direttive diverse alla ditta e procedere per lotti, in modo tale da garantire la fruibilità di almeno un accesso per volta. Evidentemente, per non affrontare uno sforzo organizzativo sicuramente importante ma che sarebbe stato assolutamente necessario, si è preferito chiudere tutta l’area, compresi, ad esempio, i servizi pubblici comunali che, a quanto mi risulta, non sono nell’immediato interessati dai lavori. Per non parlare della Rocca di Cerere e del Museo del Mito (di recente interessati da importantissimi investimenti), chiusi a tempo indeterminato.

“Il danno alla città è enorme”

L’assessore La Porta, nei giorni scorsi, ha lasciato uno spiraglio su una parziale apertura che potrebbe avvenire nel mese di maggio ma spetterà alla Conferenza dei servizi stabilirne le modalità.

“Non è ammissibile una chiusura del principale monumento della città fino a Febbraio 2025. Sono già diverse decine i tour operator che hanno cancellato le proprie visite ad Enna a causa della chiusura del Castello, con importanti ricadute economiche sulla città. Il danno per il turismo sarebbe enorme: è miope non capire che la chiusura del principale monumento cittadino significherà ad una sostanziale uscita di Enna dai circuiti turistici per mesi, un danno sul lungo periodo difficilissimo da recuperare”.

“Come fanno nel resto d’Italia?”

“D’altronde” – conclude Greco – “in Italia ogni anno sono centinaia le operazioni di restauro e manutenzione dei beni monumentali e quasi sempre viene comunque garantita la fruizione degli stessi. Perfino un restauro difficile e delicato come quello del Colosseo, durato ben tre anni, non ha comunque pregiudicato le visite guidate. Davvero per un ben più modesto intervento non era possibile fare di meglio?”